CRISTINA BELVEDERE
Cronaca

Whirlpool, altra cassa integrazione: ‘pacchetto’ di dieci giorni al mese

Siena, la preoccupazione dei sindacati: "Si erodono le buste paga e il potere d’acquisto dei lavoratori". Si parte dal 22 gennaio, in attesa della pronuncia dell’Antitrust inglese sulla fusione con Arçelik

Whirlpool, dieci giorni di cassa integrazione (foto repertorio)

Siena, 11 gennaio 2024 – Nello stabilimento Whirlpool di viale Toselli torna la cassa integrazione. L’annuncio è stato dato ieri alle Rsu: si parte con un ’pacchetto’ di dieci giorni al mese, che a gennaio inizierà lunedì 22 per concludersi il 2 febbraio. I dieci giorni di stop lavorativo si ripeteranno per i prossimi tre mesi, in attesa della pronuncia dell’Antitrust del Regno Unito sulla nascita di una newco tra Whirlpool Emea e Arçelik. Una volta perfezionata l’operazione, che ha già ricevuto il via libera dall’Authority europea, ogni provvedimento futuro sarà in capo alla proprietà turca.

Daniela Miniero, segretaria della Fiom Cgil, non nasconde preoccupazione: "In prospettiva il trend sarà questo per i prossimi tre mesi. In altre parole, l’impegno assunto lo scorso dicembre da Whirlpool Emea a ridurre il numero di giorni di ’cassa’ è stato disatteso. Si torna alla situazione di un anno fa". E ancora: "Domani avremo un incontro con il sindaco Nicoletta Fabio, che abbiamo sollecitato nelle settimane passate a mettere in campo azioni e strategie per il supporto degli oltre 300 lavoratori dello stabilimento di Siena – annuncia Miniero –. Sono infatti necessari aiuti per tutelare il potere d’acquisto degli addetti, soprattutto a fronte di un’inflazione importante".

Concorde il segretario della Fim Cisl, Giusepe Cesarano: "C’è preoccupazione perché il salario dei lavoratori di Whirloppol registra continui tagli a causa della cassa integrazione. Ora aspettiamo il parere dell’Antitrust del Regno Unito, da là in poi si potranno capire le prospettive per il futuro produttivo e occupazionale degli stabilimenti italiani, compreso quello senese". Sulla stessa lunghezza d’onda Massimo Martini, leader della Uilm: "Come coordinamento nazionale Uilm proporremo una serie di iniziative, affinchè il Governo apra un tavolo sugli elettrodomestici, in modo da capire anche quale sarà il futuro di Whirlpool. Una cosa è certa: non si può più restare a guardare, perché 10 giorni di cassa integrazione sono tanti, gli stipendi diminuiscono e si abbassa il potere d’acquisto dei lavoratori. Chiederemo un incontro alla multinazionale perché al momento non è prevista alcuna forma di integrazione con benefit al mancato guadagno legato alla ’cassa’".