Una collaudata sinergia, fra istituzioni e imprenditori, è la chiave del consenso e dell’attenzione verso "Wine&Siena", la manifestazione delle eccellenze enologiche toscane e italiane, giunta alla sua decima edizione, che si svolgerà nel complesso del Santa Maria della Scala dal 25 al 27 gennaio 2025. La presentazione ha messo infatti insieme Amministrazione Comunale, con il sindaco Nicoletta Fabio, la Confcommercio, con il presidente Stefano Bernardini, la Camera di Commercio con Marco Del Secco, con la presenza di Carlo Rossi, Presidente della Fondazione Mps. "E’ il primo grande evento nazionale dell’anno che vede protagonista il vino – ha detto soddisfatto il patrono del Winefestival Helmuth Kocher – per un habitat ideale che unisce storia e vino, con la concessione anche della Sala del Pellegrinaio, quindi passato e futuro di un settore in continua crescita".
Il tutto con un particolare legame alla città, alla vocazione di un territorio, ma anche a tutti i giovani, come ha sottolineato Giampaolo Betti di Enotempora, che lavoreranno nei tre giorni dell’evento. Vi invitiamo a seguire l’articolato programma che vede protagoniste oltre 100 aziende enogastronomiche nazionali, per (ri)scoprire una selezionata produzione wine&food, che offriranno le loro degustazioni, scelte dalle commissioni d’assaggio di The Winehunter, ma soprattutto avranno l’occasione di essere il crocevia di attenzioni nazionali, di appuntamenti nel calendario che approfondiranno tematiche di settore, con la collaborazione anche dell’Università degli Studi di Siena, con l’esposizione di una nuova ricerca sui cambiamenti climatici, lavoro concepito dal Santa Chiara Lab con il Centro Nazionale di Ricerca per le Tecnologie dell’agricoltura. Panorama poi arricchito da Masterclasses, sei appuntamenti tra il sabato e la domenica. Percorsi sensoriali, degustazioni, una giornata (lunedì 27) dedicata agli operatori di settore, e soprattutto stand aperti. Un modo per fare di Siena un punto di attrattiva nazionale, non solo per "gli addetti ai lavori", ma per gli appassionati di questo tipo di turismo che conta, non solo in Italia, un bel numero di adepti. Un turismo colto e preparato, soprattutto capace di approfondire anche altre tematiche oltre a quelle del "re" vino, come la conoscenza più approfondita della bellezza di queste strade. Nella città dove è nata l’Enoteca Italiana, un multiforme evento che dal Santa Maria guarda al mondo del vino, specchio di raffinata civiltà.
Massimo Biliorsi