C’è del vero nel detto "una bottiglia di vino vale più di mille parole d’amore" e questa, se vogliamo è una storia d’amore, quella fra una città e un territorio, che si ritrovano nella magia del vino. Siena presenta la decima edizione di "Wine&Siena", che dal 25 al 27 gennaio farà vivere, nelle medioevali sale del Santa Maria della Scala, tutto l’universo enogastronomico con oltre cento aziende toscane e nazionali che presentano i loro "gioielli". L’acqua divide gli uomini, ma il vino li unisce: con entusiasmo il sindaco Nicoletta Fabio ha presentato questa tre giorni intensa e crocevia di tutta una serie di eventi. Del resto è "il padrone di casa" che celebra la rinnovata volontà del Patron di Merano Helmut Kocher che, assieme al presidente di Confcommercio Stefano Bernardini, hanno predisposto di rinnovare questi dieci anni di eccellenza. L’antico Spedale, dal sabato al lunedì, darà vita a presentazioni, degustazioni, anche una nuova ricerca dell’Università di Siena sui cambiamenti climatici in agricoltura. E’ il modo per predisporre un’economia viva e di grandi idee alla sostebilità e alla transizione ecologica. Il mondo del vino raccontato in tutte le sue sfaccettature, anche attraverso le Masterclasses, sei appuntamenti in calendario per un viaggio sensoriale tra profumi e sapori vinicoli. "Devo ancora incontrare un vino con l’anima fatto da una persona che l’anima non ce l’ha", scrive Andrea Scanzi e proprio "Wine&Siena" permette a tutti, esperti o semplici appassionati, di incontrare di persona chi il vino lo produce, ma prima lo ama come appassionato amante. Alle degustazioni si abbinano interventi su curiosità legate al vino, dalla letteratura all’arte. Lo stesso Kocher, anima dell’evento, è felice di aprire il calendario nazionale del settore con la manifestazione senese, "dove vino e storia" si incontrano fra le sale dell’antico Spedale e palazzo Squarcialupi. Bellezza nella bellezza. Ed è un modo per portare a Siena un turismo colto e gentile, di chi sa che ci sono cose che nella vita hanno un valore eterno: una risata spontanea, l’amore e proprio un buon bicchiere di vino.
Massimo Biliorsi