Incidente o gesto volontario? Yuleisi Manyoma uccisa in casa, c’è l’ipotesi del femminicidio

Il fidanzato, attualmente in carcere, ribadisce attraverso l’avvocato che si è trattato “di un tragico incidente”

Yuleisi Manyoma

Yuleisi Manyoma

Siena, 12 agosto 2024 – Un tragico incidente o un gesto volontario? Un colpo partito accidentalmente dall’arma detenuta illegalmente o l’ennesimo caso di femminicidio? E’ su questo che la Procura di Siena, guidata da Andrea Boni, continua ad indagare. La vittima si chiamava Yuleisi Manyoma, 33 anni, cameriera in un ristorante del centro. Il fidanzato, Fernando, continua a ribadire la sua innocenza: lo sparo che ha freddato la compagna non sarebbe stato esploso in maniera intenzionale.

Il fatto è accaduto nel primo pomeriggio di sabato scorso, 10 agosto, in un appartamento di Strada del Villino a Siena. Ad avvertire lo sparo e a chiamare i soccorsi sono stati i vicini. Il colpo, partito da un fucile calibro 16 detenuto illegalmente, ha colpito Yuleisi a distanza ravvicinata. Per la donna, nonostante i soccorsi, non c’è stato niente da fare. In quel momento, oltre a lei e al fidanzato, in casa c’erano la sorella di Fernando con il suo ragazzo ed un loro amico ancora minorenne, insieme alla figlia di 10 anni della vittima. Tutti colombiani.

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L’uomo è molto conosciuto a Siena e lavora in un’attività commerciale a Cerchiaia. Interrogato alla presenza del difensore, l’avvocato Leandro Parodi, fin quasi all’alba, avrebbe continuato a ribadire che non c’è stata alcuna volontarietà. E però gli inquirenti scavano nel passato suo e della coppia: in particolare sulla crisi del rapporto e sulla convivenza, aggravata dall’accusa di presunti maltrattamenti in famiglia per cui l’uomo è indagato.

Su di lui pendono poi anche altre accuse come detenzione abusiva di munizioni, anch’esse sequestrate, e di sostanze stupefacenti di tipo leggero. Per questo Fernando si trova in carcere: dovrà presentarsi davanti al gip per la convalida, che potrebbe essere chiesta oggi. E in tal caso si svolgerà entro mercoledì. Il fascicolo è aperto per omicidio doloso. 

"Nell'interrogatorio il mio assistito ha riferito che si è trattato di una fatalità e che non è stato un gesto compiuto volontariamente”, spiega Leandro Parodi, difensore del compagno di Manyoma. I due erano nella camera da letto, mentre nell'abitazione si trovavano altre persone. “Non è stato arrestato per omicidio o per maltrattamenti. Ci sono delle indagini in corso e questo tengo a precisarlo, così come ha fatto la procura", ha aggiunto l'avvocato dell'indagato. Stando a quanto si apprende, domani potrebbe essere disposta l'autopsia sul corpo della ragazza.