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La Toscana verso l'arancione. Ecco cosa cambierà

Cosa si può fare in zona arancione e cosa no

Toscana verso la zona arancione, le regole

Firenze, 30 novembre 2020 - La Toscana passerà in zona arancione domenica 6 dicembre. R riassumiamo cosa sarà consentito fare e cosa no. Ecco in sintesi, cosa cambia. In zona arancione ci si può muovere all’interno del proprio Comune ma resta vietato uscirne se non per ragioni di lavoro, istruzione, salute o per necessità e occorre l’autocertificazione. E ci si può muovere all’interno del proprio Comune liberamente dalle 5 alle 22, ma non dalle 22 alle 5 quando scatta il coprifuoco.

Riaprono i negozi: tutti, senza limitazioni, ma nel rispetto del distanziamento, garantendo lo scaglionamento degli ingressi e la frequente sanificazione degli ambienti. Resta invece lo stop durante sabato e domenica, all’attività dei negozi che si trovano nei centri commerciali, a eccezione delle farmacie e parafarmacie, presidi sanitari, punti vendita di alimentari, tabacchi e edicole. Per bar e ristoranti non cambiano le regole: è consentito solo l’asporto e la consegna a domicilio, no alla consumazione sul posto.

Poi le scuole: nelle zone arancioni gli studenti di seconda e terza media tornano a seguire le lezioni in classe. Nulla cambia per le scuole superiori, che continuano con la didattica a distanza. E nulla cambia per le università: le attività non si svolgono in presenza, fatta eccezione per quelle del primo anno dei corsi di studio e dei laboratori. Infine il tempo libero. Restano chiusi palestre, piscine, centri benessere e centri termali, se non per terapie sanitarie. E’ ancora vietato lo sport di contatto, ma è consentito svolgere all’aperto e a livello individuale. Per i trasporti valgono le stesse regole in tutte le aree. La capienza viene ridotta del 50% per il trasporto pubblico locale a eccezione solamente dei mezzi di trasporto scolastico.