
Continuano i controlli a tappeto: dall’alto, Galleria, Palla a Corda, piazza Gramsci e Fortezza
Siena, 19 aprile 2025 – Risse e aggressioni nel centro storico, è arrivato il primo giro di vite della polizia. Il questore Ugo Angeloni ha infatti emesso 11 misure di prevenzione – 4 divieti di ritorno a Siena e 7 dacur (divieto, per chi si è reso responsabile di atti gravi, di frequentare alcune zone urbane della città) – nei confronti di alcune delle persone identificate la scorsa settimana. Cinque sono minorenni. Tutto a seguito dei “gravi episodi che hanno comportato turbative per l’ordine e la sicurezza pubblica, affrontate anche in sede di riunione del Comitato in prefettura”, spiega la polizia.
Si legge tuttavia fra le righe che questo è solo un prologo. Perché le misure (che sono di carattere amministrativo) riguardano, come detto, una parte dei ragazzi complessivamente identificati. Che sono tantissimi. Non soltanto 11. Poi c’è l’altro capitolo, quello dell’inchiesta per accertare le responsabilità penali, condotta dalla Squadra mobile. Riguarda sia la procura di Siena che quella dei minori di Firenze, visto che sono coinvolti under 18. Per l’indagine però servirà tempo. Ci sono sicuramente telecamere da vivisezionare, filmati da riscontrare come sempre accade con eventuali testimonianze. Ed altre attività che si stanno svolgendo nel massimo riserbo. La richiesta di un segnale forte dopo gli episodi di via Pianigiani-piazza Matteotti-Fortezza, che arriva dalla comunità senese, non potrà concretizzarsi dunque in pochi giorni.
Il pugno duro comunque è arrivato, sotto il profilo amministrativo, per quattro maggiorenni che hanno partecipato ai disordini in centro. Per loro è scattato il divieto di tornare a Siena per quattro anni. Per altri sette le norme non permettevano il foglio di via. Cinque perché minorenni, nei loro confronti non si può emettere, un altro paio quasi sicuramente perché hanno la residenza a Siena. Il questore ha disposto il divieto di accesso agli esercizi pubblici o ai locali di intrattenimento a Siena per tre anni, il massimo consentito dalle norme.
Vediamo dove non potranno mettere più piedi i sette colpiti dal dacur. Gli esercizi sono quelli che insistono in sedici zone: via Pianigiani, viale Rinaldo Franci, compresi i giardini della Lizza e la Fortezza Medicea. E ancora viale Cesare Maccari, viale Federigo Tozzi, piazza Matteotti e piazza Salimbeni, piazza Gramsci e il sottopasso della Lizza, via Malavolti, via del Paradiso, piazza San Domenico, via della Sapienza, via della Palla a Corda, via Camporegio, nonché l’accesso alla Galleria Commerciale Metropolitan.
I sette colpiti dal divieto di accesso agli esercizi pubblici in questi sedici punti del centro storico non potranno neppure stare fuori dai locali. Neppure trattenersi nelle immediate vicinanze. Per tre anni. Se le forze dell’ordine li troveranno ancora una volta in zona scatterà la denuncia per non aver osservato la disposizione del questore. Le misure di prevenzione sono state notificate ieri.
Una curiosità: alcuni stranieri ieri mattina sono tornati a fare capolino in piazza Gramsci. C’era un gruppetto che guardava il cellulare e passando accanto a loro è stato facile notare che osservavano sui social la foto della polizia a corredo della notizia sui provvedimenti appena emessi.