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Cultura e spettacoli

Le opere monumentali di Helidon Xhixha

"Reflexes" dedicata a Mario Guidotti

Helidon Xhixha

Helidon Xhixha

San Quirico d’Orcia, 30 luglio 2021 - «Non scolpisco i materiali. Li uso per scoprire la luce». Con un sorriso Helidon Xhixha sintetizza il personale approccio concettuale all'arte che plasma la materia. Anche in mezzo alla campagna senese, al verde, ai giardini, sotto il sole a picco, usa il suo materiale prediletto, l’acciaio. Che attraverso la sua tecnica, la progettazione abbinata a una pazzesca e segreta lavorazione, assume e si arricchisce di intensità energetica. Non solo per questo Helidon Xhixha è stato scelto come protagonista della più longeva tra le mostre d’arte italiane che esattamente quest'anno celebra la sua 50esima edizione. Si tratta di «Forme nel verde» nata appunto mezzo secolo fa dall’intuizione di un grande promotore, divulgatore d'arte moderna e contemporanea come Mario Guidotti, anche collezionista.

Bisogna fare un salto sul finire degli anni ’60, quando il panorama artistico è testimone di tanti, tantissimi mutamenti negli schemi e nelle forme dell’arte, che come sempre vanno di pari passo, erano testimoni di quel che accadeva nella società. Guidotti, nato a Castiglione d’Orcia nel 1923, è stato capo ufficio stampa della Camera dei Deputati: è stato lui a pensare con lungimiranza a «Forme nel verde», prima mostra in Italia a proporre le visioni della Land Art, l'integrazione della scultura con il paesaggio, una formula espositiva nata proprio in quegli anni negli Stati Uniti, che vede la fruizione dell'arte in luoghi fino ad allora mai percorsi come spazi espositivi. Ed ecco la 50esima edizione: un percorso d’autore composto dalle opere monumentali di Helidon Xhixha – a Firenze, c’è una sua evidente traccia in Piazza San Firenze – attraverserà fino al 2 novembre i paesaggi e gli spazi più suggestivi di San Quirico d’Orcia, della Val d’Orcia e Siena testimoni di questa mostra internazionale di scultura organizzata dal Comune di San Quirico d’Orcia.

«Reflexes» è il titolo dell'esposizione curata da Klodian Dedja e con la direzione artistica di Carlo Pizzichini, per tutti la possibilità di ammirare l'installazione di 12 sculture in acciaio lucido e levigato di Helidon Xhixha in alcuni tra i luoghi come gli Horti Leonini di San Quirico, giardini cinquecenteschi disegnati da Michelangelo e situati nel centro storico, la piazza Chigi a San Quirico, i famosissimi Cipressini, immagine icona della Toscana, e la cappella di Vitaleta sulla via Francigena, la vasca cinquecentesca nel cuore di Bagno Vignoni e la piazza del Duomo a Siena.

Se Reflexes è l’evento principale di Forme nel verde, la rassegna ospita a San Quirico d’Orcia anche altre mostre nello storico Palazzo Chigi-Zondadari, progettato dall’architetto Carlo Fontana per il cardinale Flavio Chigi tra 1679 ed il 1684 (ingresso gratuito): «Metamorfosi. L’Arte ceramica di Pol Polloniato» a cura di Claudia Casali, direttrice del Museo internazionale della ceramica di Faenza; Le ceramiche di San Quirico d’Orcia da collezioni private (1693-1795) a cura di Vittoria Noli; Raccolta. Sculture contemporanee dal 1971 al 2021, dalla collezione del Comune di San Quirico d’Orcia; A Riveder le stelle, giovani scultori delle Accademie, a cura di Carlo Pizzichini e Omaggio a Mario Guidotti che celebra il fondatore di Forme nel verde a 50 anni dalla nascita della rassegna. Un «compleanno» importante a cui ha dato un contributo organizzativo anche un'esperta di arte come Rosi Fontana: una mostra importante. E un'occasione doppiamente importante, per la quale quale è stata conferita alla manifestazione anche la Medaglia del Presidente della Repubblica.