
Il ministro Adolfo Urso con il sottosegretario Fausta Bergamotto
Siena, 15 aprile 2025 – Vertenza Beko: è fatta. Ieri sera, dopo oltre 5 mesi di trattativa serrata, è stata firmata l’intesa definitiva al ministero delle Imprese e del made in Italy. Presenti al tavolo, il ministro Adolfo Urso, la sottosegretaria Fausta Bergamotto, il sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon, le sigle sindacali nazionali e territoriali, i vertici della multinazionale turca e i rappresentanti delle istituzioni coinvolte. L’accordo prevede per il sito di Siena l’impegno del Governo a garantire l’acquisizione dello stabilimento da parte di Invitalia in accordo con il Comune; la reindustrializzazione, attraverso l’advisor Sernet spa e la stessa Invitalia. Inseriti nel documento finale per i 299 lavoratori di Siena anche la cassa integrazione in deroga per il 2026 e 2027, nonché incentivi alle uscite volontarie di 90mila euro lordi fino al 30 novembre 2025, mentre la somma scende a 60mila euro fino al 31 dicembre 2027.
Soddisfazione è stata espressa dal ministro Urso: “E’ un accordo importante, storico, per governare al meglio questa transizione industriale salvaguardando la forza straordinaria del made in Italy che diventa, di fatto, per questa grande multinazionale il centro propulsivo in Europa”. E sul sito di viale Toselli: “Abbiamo raggiunto un’intesa affinché Invitalia, con la partecipazione del Comune, rilevi lo stabilimento per rendere possibile la reindustrializzazione, su cui siamo già in campo – ha ribadito il ministro –. I lavoratori sono garantiti per i prossimi tre anni, il tempo necessario, ma certamente ce ne metteremo molto di meno, per la piena reindustrializzazione e richiamare al lavoro gli operai in cassa integrazione”.
Il presidente della Regione, Eugenio Giani, affiancato dal consigliere speciale per lavoro e crisi aziendali Valerio Fabiani, ha evidenziato: “Considero questa importante tappa non un punto di arrivo, bensì di partenza. L’acquisizione da parte di Invitalia dello stabilimento conferma che abbiamo fatto bene a non arretrare mai dalla convinzione che Siena dovesse mantenere un sito industriale. Adesso – ha proseguito Giani – la partita e il lavoro si spostano sull’individuazione di un investitore. La Regione seguirà attentamente ogni passaggio, accompagnando un percorso che vogliamo si concluda con un solo risultato: che a Siena questo sito torni a dare lavoro e occupazione”.
Presente al tavolo, oltre al sindaco di Siena Nicoletta Fabio e al vicesindaco Michele Capitani, la presidente della Provincia Agnese Carletti: “Il protocollo non è un traguardo, ma un punto di partenza in quanto non rappresenta la soluzione al tema del mantenimento del lavoro sul territorio senese che, per le istituzioni, deve rimanere centrale. Lavoratori e sindacati in questi mesi nel tavolo di coordinamento della Provincia hanno trovato al loro fianco tutto il territorio. La Provincia continuerà a fare la propria parte, vigilando sull’attuazione dell’accordo e sul processo di reindustrializzazione favorendo, attraverso il tavolo di coordinamento, eventuali interlocuzioni con soggetti interessati a investire”. Massimo Martini, segretario Uilm Siena, ha parlato di “giornata importante”: “Anche oggi Siena è stata centrale, ora pensiamo al rilancio del sito”. Concorde Daniela Miniero, leader Fiom Cgil Siena: “E’ fatta. Il primo tempo della partita è stato vinto, ora ci aspetta il secondo tempo forse decisivo per vincere. Hanno prevalso il buon senso, la collaborazione e soprattutto la lotta dei lavoratori di Siena, che non si sono mai arresi”. Anche Giuseppe Cesarano, segretario Fim Cisl di Siena, usa la metafora calcistica: “Adesso c’è il secondo tempo da giocare, bisogna lavorare tutti insieme per la reindustrializzazione del sito di viale Toselli”.
Infine Laura Boldrini, Pd: “La vertenza si chiuderà quando tutti firmeranno il contratto di lavoro con il nuovo investitore. Sta al Governo trovare un soggetto imprenditoriale affidabile e serio con un piano industriale solido e credibile”.