Cristina Belvedere
Economia

La vertenza di Siena: “Un tavolo unitario per la Beko”. E gli operai tornano in piazza

Lunedì il coordinamento istituzionale convocato dalla presidente della Provincia, Carletti. Il vertice si terrà dopo il corteo dei lavoratori cui parteciperà anche l’arcivescovo Lojudice

Siena, 24 novembre 2024 – Una task-force territoriale per lottare contro la chiusura del sito Beko Europe di Siena. E’ l’obiettivo del tavolo convocato per domani alle 15 dalla presidente della Provincia, Agnese Carletti, che vuole riunire nella sala del Consiglio del Palazzo del Governo tutti, nessuno escluso. Sono infatti invitati senza distinzione di ruolo o di colore politico i sindaci del territorio, il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, l’assessore regionale alle Attività produttive Leonardo Marras, il consigliere delegato della Regione Valerio Fabiani, i parlamentari di riferimento per il territorio Francesco Michelotti (FdI), Silvio Franceschelli (Pd), Tiziana Nisini (Lega), il presidente della Camera di Commercio di Siena e Arezzo Massimo Guasconi, il presidente dell’Associazione Industriali Toscana Sud Fabrizio Landi e i rappresentanti delle organizzazioni sindacali Cgil, Cisl, Uil nazionali e territoriali.

FE_91-93905514
Manifestazione dei lavoratori Beko (foto Fabio Di Pietro)

L’obiettivo è da una parte cercare di trattenere a Siena la multinazionale turca; dall’altra tenere la porta aperta a eventuali nuovi investitori. Sul tavolo c’è infatti un milione di euro di fondi Pnrr messi a disposizione dalla Regione per la formazione e riqualificazione dei 299 lavoratori di viale Toselli, ma anche la massima disponibilità dell’amministrazione comunale a venire incontro alle esigenze produttive in termini urbanistici, favorendo per esempio la nascita di una comunità energetica nello stabilimento.

Tornando al tavolo in Provincia, Carletti aveva subito parlato chiaro al termine dell’incontro al ministero: “Dal Governo mi sarei aspettata maggiore responsabilità, una presa di posizione più netta e chiara nei confronti dell’azienda e dei lavoratori finalizzata al mantenimento dei livelli occupazionali e del tessuto economico e sociale di un comparto, quello manifatturiero, che ha contribuito a rendere grande il nostro Paese”. E ancora: “Come già ho avuto modo di ricordare – aveva detto –, la Provincia e gli enti locali non lasceranno soli le lavoratrici e i lavoratori e li sosteremo in tutte le iniziative che vorranno prendere per la salvaguardia del sito industriale e il mantenimento dei posti di lavoro”.

Il tavolo in Provincia si terrà domani subito dopo il corteo degli operai che, in partenza dalla Lizza, vedrà anche la partecipazione dell’arcivescovo, il cardinale Augusto Paolo Lojudice, e del presidente della Regione Eugenio Giani. I lavoratori sfileranno lungo le vie del centro storico grandando la loro rabbia, per concludere la manifestazione in piazza Salimbeni dove si terrà un comizio conclusivo. Per le istituzioni così come per chi rischia di perdere il lavoro, l’obiettivo è uno solo: opporsi in tutti i modi alla chiusura del sito produttivo di Beko Europe in viale Toselli.