Siena, 11 febbraio 2025 – Oltre tre ore di discussione al tavolo ministeriale, ma per lo stabilimento Beko di Siena al momento cambierebbe poco. Alla presenza del sottosegretario Fausta Bergamotto, i sindacati nazionali e quelli locali di categoria hanno dato battaglia: “Oggi Beko ha presentato un piano industriale con poche novità rispetto a quello del 20 novembre – hanno dichiarato –. Il punto di partenza era così drammatico, che pur con alcune modifiche da verificare, anche il nuovo piano si presenta insufficiente e suscita dubbi sulle prospettive industriali e sulla sostenibilità sociale”.
![Una manifestazione dei lavoratori Beko (Foto Lazzeroni)](https://www.lanazione.it/image-service/view/acePublic/alias/contentid/MmU2ZGNjZmEtZjFiMC00/0/una-manifestazione-dei-lavoratori-beko-foto-lazzeroni.webp?f=16%3A9&q=1&w=1280)
Il confronto è stato duro, teso, al punto che il segretario della Uilm di Siena, Massimo Martini, ha platealmente abbandonato il tavolo ministeriale con i delegati Carlo Bianco (Fim Cisl) e Maurizio Matera (Uilm) in segno di protesta.
A fare il punto della situazione, Daniela Miniero, leader della Fiom Cgil di Siena: “L’azienda ha ribadito la fine della produzione in viale Toselli il 31 dicembre 2025, dando però la disponibilità a mantenere il contratto di affitto dell’area e i rapporti di lavoro in essere fino alla fine del 2027, purché ci siano ammortizzatori sociali. In pratica, in questo arco di tempo il Governo dovrebbe trovare un nuovo investitore”. Poi l’attacco: “Oggi ci è stata svelata l’ennesima bugia. Il sottosegretario Bergamotto ha infatti dichiarato che a Siena non è applicabile il Golden power, mentre finora ci era stato garantito esattamente il contrario – tuona Miniero –. Inoltre Beko ci ha presentato un piano industriale fasullo, perché solo parzialmente ritoccato”. E sulla manifestazione di interesse da parte di Train spa all’acquisizione del sito di viale Toselli: “Il Governo ha anche detto di non aver avuto tempo di incontrare né il Comune né la Regione – continua la segretaria Fiom –, inoltre ha preso le distanze dall’iniziativa di Train, dicendo di non esserne sufficientemente informato. Insomma, oggi è stata data a Siena l’estrema unzione”. Miniero conclude: “Il 24 febbraio si terrà un nuovo incontro al ministero. Siena chiede continuità lavorativa per tutto il 2026 e il 2027, altrimenti sarà resistenza dura”.
Il segretario di Fim Cisl di Siena, Giuseppe Cesarano, non fa giri di parole: “E’ stata ’fumata nera’, non ci siamo su niente. Gli esuberi sono stati ritoccati, passando da 1935 a 1400, ma per Siena non cambia nulla. Aspettiamo di vedere come si conclude la manifestazione di interesse per l’acquisizione del sito di viale Toselli – afferma –, ma Beko è stata chiara, annunciando di aver messo a bilancio 3,6 milioni di euro per l’affitto, ovvero quello dei prossimi due anni”.
Deluso dall’esito dell’incontro al ministero anche Massimo Martini (Uilm Siena): “Non so che dire, il fatto che sia stata ufficializzata l’inapplicabilità del Golden power per il sito di viale Toselli lascia senza parole. L’azienda si è detta disponibile a mantenere il contratto di affitto dell’area e i contratti di lavoro in essere fino al 2027, ma serve un progetto di reindustrializzazione con un nuovo investitore”.
Intanto per oggi è stato proclamato uno sciopero di otto ore con assemblea dei lavoratori davanti ai cancelli della fabbrica. Gli operai sono sul piede di guerra: “Sarà lotta a oltranza”.