Siena, 23 dicembre 2016 - Sergio Mattarella, come previsto, ha firmato il decreto salva-banche. Il provvedimento è formato da 28 articoli. La garanzia dello Stato sulle nuove emissioni di bond da parte delle banche italiane - si legge nella bozza - potrà essere concessa dal Mef fino al 30 giugno prossimo, periodo prorogabile per ulteriori sei mesi previa approvazione della Commissione Europea. Il paracadute pubblico da 20 miliardi, quindi, sarà aperto al massimo per un anno. Lo Stato viene autorizzato "a sottoscrivere o acquistare" azioni "entro il 31 dicembre 2017". La garanzia può essere data anche ad emissioni di Mps, individuata come banca che ha avuto una carenza di capitale nello stress test ma che ha "comunque un patrimonio netto positivo", e delle banche-ponte. Perché si concretizzi l'intervento pubblico serve che l'autorità competente (nel caso di Mps la Bce) comunichi "entro 60 giorni" dalla richiesta del singolo istituto "il fabbisogno di capitale", poi il via libera Ue al Piano di ristrutturazione. Lo Stato può acquistare nuove azioni o riacquistare quelle della conversione dei bond subordinati. La garanzia è onerosa e irrevocabile, le banche "non devono abusare del sostegno ricevuto nè conseguire indebiti vantaggi" in particolare nelle comunicazioni commerciali al pubblico.