Siena, 26 giugno 2023 – «Il nostro patrimonio nazionale è il più vasto al mondo. Abbiamo una quantità e una qualità che nessun altro Paese possiede: primo aspetto da mettere in conto. Secondariamente, i monumenti non sono eterni. Emergono nel tempo criticità legate alla natura stessa dei beni culturali: il materiale lapideo come il laterizio che caratterizza le costruzioni dei centri storici, per esempio, presentano fragilità», sottolinea Gabriele Nannetti, soprintendente a Belle arti, archeologia e paesaggio per le province di Siena-Arezzo-Grosseto. Che conferma l’intervento di somma urgenza per il Duomo di Siena, dopo aver ricevuto la segnalazione dall’Opera metropolitana, per procedere velocemente a sanare la lesione in un cornicione interno, alla destra guardando l’altare. Proprio sopra le teste dei Pontefici Giulio I e Marco. L’area è già stata transennata e liberata da panche e sedie per garantire la sicurezza di turisti, sacerdoti e dipendenti. «L’intervento può dunque iniziare. Abbiamo autorizzato a montare il ponteggio per effettuare i lavori in quanto consente di operare ai vari livelli. Stiamo attenzionando al meglio anche eventuali, ulteriori criticità», aggiunge il soprintendente.
Il problema al Duomo e, sabato mattina, sono piovuti dalla Fortezza anche diversi mattoni. Non è la prima volta che accade: la proprietà è del Demanio che deve dunque intervenire.
«Vero che è di proprietà dello Stato, tuttavia va considerato che in Fortezza insiste una scuola, unitamente a magazzini e depositi. Quindi il tema è complesso perché, seppure bene demaniale, nella gestione sono coinvolti altri soggetti. Bisognerebbe avere prima un quadro complessivo delle necessità e delle priorità con il relativo fabbisogno economico per evaderle, definendo il crono programma e procedendo poi per lotti».
Una buona notizia riguarda invece le antiche mura di Siena: apre il cantiere. E prende corpo il progetto del Parco a cui si è lavorato a Siena da tempo.
« La consegna dei lavori, nel tratto che va da porta Pispini e a Porta Romana, avverrà lunedì 3 luglio. In questo primo lotto l’investimento è di circa 2 milioni di euro. Un passo importante, soltanto il primo».
Tornando al nostro patrimonio artistico e culturale, è preziosissimo e al contempo fragile: non servirebbe più manutenzione ordinaria?
«Mi chiede se avere maggiori risorse per quest’ultima sarebbe risolutivo? Le rispondo ’no’ ma probabilmente eviterebbe fenomeni improvvisi che si verificano nel Senese come in altri territori. Ciclicamente dobbiamo mettere in conto il restauro ma con la manutenzione si potrebbe monitorare con maggiore frequenza e prevenire sorprese. Ripeto, il tema delle manutenzioni ordinarie e straordinarie non viene gestito correttamente spesso per la mancanza di risorse. Sarebbe meglio avere ogni anno fondi per gli interventi ordinari che potrebbero allontanare nel tempo il restauro».