LAURA VALDESI
Siena

L’artista del Palio Gasparro: «Il Drappellone asciutto nonostante la pioggia. Siamo rimasti meravigliati»

L’ha atteso all’ingresso del Comune temendo che l’acqua fosse penetrata sciogliendo il gesso e rovinando l’opera: invece è intatto

palio rinviato

palio rinviato

Siena, 3 luglio 2024 – Il Palio dipinto da Giovanni Gasparro è denso di storie. Quella della giovane modella utilizzata per ritrarre il volto della Vergine, discendente di San Pio. Il legame che già aveva l’artista con la basilica di Provenzano per cui, nel 2016, aveva realizzato un quadro in cui raffigurava la Beata Anna Maria Taigi a cui è legata la Giraffa. Ma c’è anche altro. «Il Palio di Siena è rinviato per le avverse condizioni metereologiche. Il Drappellone della Madonna di Provenzano, nel giorno della Sua festa, l’oggetto del desiderio delle Contrade che i senesi e la stampa hanno già ribattezzato ’il cencio dipinto di luce ed oro’ rientra a Palazzo Pubblico dopo almeno mezz’ora di esposizione sotto una fitta pioggia. Il Drappellone è incredibilmente asciutto in ogni sua parte, sia sul verso che sul recto, compresa la fodera di protezione e le nappe», racconta Giovanni Gasparro. «Ero ad assistere al Palio in Comune. Il Drappellone è stato sul carroccio quando già, ogni tanto, cadeva qualche goccia di pioggia. Poi è stato sistemato sul palco dei capitani. Una posizione in cui è totalmente esposto alle intemperie, nessuna tettoia che lo copriva. Nulla che potesse proteggerlo. Quando ho visto che la Piazza ha iniziato a svuotarsi ero in apprensione, poteva rovinarsi. Così ho chiesto che venisse portato via quanto prima», ricostruisce Gasparro. Che spiega: «E’ dipinto ad olio. Ma sulla seta ho steso uno strato di gesso che si trova, appunto, tra  quest’ultima e la parte dipinta. Il timore era che l’acqua penetrasse, sciogliendo il gesso. Sarebbe stato un disastro». Il Drappellone invece, come mostra la foto che pubblichiamo, è stato alla fine preso e portato via, scortato dai vigili urbani, venendo poi messo nell’ufficio del sindaco Nicoletta Fabio. «Quando ho visto che arrivavano – racconta Gasparro – sono sceso di corsa da palazzo pubblico attendendolo all’ingresso. «L’ho subito toccato, era del tutto asciutto. Neppure umido, né la fodera sul retro, né sul fronte. Un fatto che ha destato un po’ di meraviglia in me e nelle persone che mi accompagnavano. Diciamo che in termini razionali non è spiegabile. pensavo che sarebbe stato zuppo».