Siena, 11 agosto 2023 - Un Drappellone coloratissimo, pop e rock, quello di Marco Lodola, maestro del Nuovo futurismo. Che ha già spaccato i commenti dei senesi: molti l’hanno bollato come «un cartone animato», altri sostengono che è il suo stile e va bene così. Come al solito la maggior parte taglia la testa al toro dicendosi felice se andrà nella propria Contrada.
Al di là del giudizio artistico, i senesi si divertono a scorrere i Drappelloni per cercare assonanze con quello di Lodola. Il cavallo nero che è la star del Cencio, per esempio, si trova nel Palio di Mario Ceroli vinto dal Bruco nel 2008 ma è con il manto scuro anche quello del Drappellone di Manolo Valdes del 16 agosto 2005, quando Salicotto interruppe il digiuno. Ed è scurissimo anche il barbero che troneggia nel Cencio vinto il luglio 2022 dal Drago, uno invece proprio nero era al centro (insieme ad un altro bianco, però) di quello portato nel museo nel 2001, sempre da Camporegio. La Madonna pare vestita con i colori della Contrada di Stalloreggi, con un richiamo all’Assunta del Cencio vinto nel 1991. Senza contare che lo zoccolo del cavallo indica proprio la Pantera pur essendo un po’ anche sopra il Bruco. Ma anche la Chiocciola, visto il tocco di giallo dell’aureola della Vergine, vede le tinte della propria Contrada. Il colore dei passanti in alto che reggono l’opera di Marco Lodola, però, sono giallo Aquila. Anche se sulla testa del cavallo, che nelle intenzioni dell’artista è appunto la vera star di questa Carriera, l’assoluto protagonista, c’è il rosso. Una fiammata di colore che richiama tra le altre Oca e Giraffa. Singolare poi che Lodola non abbia seguito l’ordine di estrazione delle Contrade se non per due sole: la Torre è prima, infatti, come alla trifora, leggendo l’ordine da sinistra verso destra, anche la Chiocciola è nona. Così è stata estratta. Le altre invece sono collocate in posizioni differenti.