Siena, 2 luglio 2023 - E’ tornato anche il leggendario Frankie Dettori a Siena per assistere al Palio. Il miglior fantino del mondo, un idolo anche a Siena dove era già venuto nel luglio 2019, ha tanti legami con la città. Basta pensare che nell’agosto 2020, per esempio, aveva montato in corsa la cavalla grigia dal nome che significa montagna del diavolo, Auyantepui, allevata dal senese e istriciaiolo Massimo Parri insieme al figlio Giovanni. Oggi, ospite di Canale 3, Dettori ha raccontato tra l’altro dell’incontro con il re Carlo d’Inghilterra assicurando che ad agosto sarà ancora a Siena per il Palio con la moglie che non l’ha mai visto. Prima di pranzo, però, la tradizionale conferenza stampa pre-Carriera del sindaco Nicoletta Fabio. L’episodio dopo la seconda prova «non si è tradotto neppure in un fronteggiamento» fra Chiocciola e Tartuca, ha osservato sollecitata sul tema delle rivalità. «Fa parte del Palio, sennò sarebbe una corsa come tante», aggiunge il primo cittadino che non nasconde «l’emozione della senese che da 62 anni vive la Festa in prima persona e poi in più c’è il forte senso di responsabilità anche nei confronti dell’incontrollabile». Spiega, tornando alle scintille fra le rivali Chiocciola e Tartuca di aver convocato i dirigenti delle avversarie in Comune «per richiamarli all’ordine, soprattutto al rispetto reciproco». Il sindaco Fabio ha comunque un’utopia: «Riuscire a vedere fra le Contrade una totale autoregolamentazione». Al termine della prova generale l’intervento delle dirigenze e quello molto blando, così lo definisce, della polizia municipale, ha risolto la situazione di fibrillazione sempre fra le due rivali. Al mossiere Bartolo Ambrosione, che è una sicurezza, il sindaco ha chiesto «di tutelare i cavalli e le persone». C’è poi chi entra nel cuore delle dinamiche strategiche chiedendo a Nicoletta Fabio se questo è ancora il Palio delle Contrade. «Sono comunque le Contrade – ribatte a fare il Palio e a determinare anche i cambiamenti. Su questo il Comune non può dare indicazioni». Allargando l’angolo di osservazione, a chi chiedeva quale immagine e appeal avesse il Palio di Siena nel mondo la prima cittadina ha risposto: «Noi senesi pensiamo di essere più o meglio conosciuti della realtà. Riceviamo richieste a livello internazionale di venire a seguire la Festa ma poi accade che i turisti si domandino quando sono qui perché c’è la terra in Piazza. E’ un evento universalmente noto ma non così conosciuto come pensiamo». E rilancia, delineando quelle che saranno le mosse nel suo mandato sul tema: «Bisogna lavorare, anche come Consorzio per la tutela del Palio ma non solo, per una corretta conoscenza della Festa e soprattutto dei 365 giorni in Contrada. Occorre una campagna di conoscenza , soprattutto sulle Contrade».
SienaPalio, Frankie Dettori al Palio. Racconta l’incontro con re Carlo d’Inghilterra