Siena, 8 aprile 2024 - A novant’anni, era nato nel 1934, ci ha lasciato Vinicio Guastatori. Un vero artista, così schivo da definirsi un appassionato artigiano, ma sappiamo benissimo che non era così. Sempre pronto ad adoperare la propria arte per partecipare a importanti restauri, sempre pronto anche per la sua Contrada, la Selva, dove ha ricoperto anche alcune cariche, fra cui vicepresidente di Società ed economo. L’immagine che abbiamo di lui si lega in maniera indissolubile alla bottega che aveva in via Monna Agnese.
Un “antro delle meraviglie“ dove c’erano ancora le tracce di tanti suoi importanti lavori di abilissimo intagliatore, nonché di artista completo che aveva fatto della modestia il segno più tangibile della sua immagine. Ma il suo tocco era sempre indiscutibilmente riconoscibile. C’erano ancora le tracce della sua preziosa collaborazione al recupero degli stalli lignei del Duomo (1961), dei suoi interventi dieci anni dopo al santuario di Santa Caterina.
Anche il nostro Carroccio che sfila in Piazza porta il suo prezioso intervento. Così come la Madonna del Voto. I selvaioli gli saranno eternamente riconoscenti per aver realizzato la fonte battesimale del 1965, opera di cui andava giustamente orgoglioso. Quel massiccio e imponente rinoceronte che ha visto crescere tante generazioni. Uno di quei personaggi che hanno fatto la storia più alta e vera della nostra città, senza prendersi mai i meriti che giustamente aveva, nel segno di una modestia che tutti gli riconoscevano, tanto che tutta la città volle consegnargli nel 2000 la medaglia d’oro di civica riconoscenza del Mangia. Riconoscimento ampia mente meritato.
Oggi pomeriggio, dopo le 17,30, verrà esposto nella Chiesa della Contrada di Vallepiatta. I funerali martedì alle 15,30.