San Giobbe Chiusi al vaglio della trasferta a Piombino. Riecheggiano ancora le parole di coach Zanco dopo la brutta sconfitta interna con Latina: "Quello che ho detto nello spogliatoio me lo tengo per me, ma ho usato parole molto dure – così Zanco –. Cambierà sicuramente la musica per qualcuno di loro e in generale per tutta la squadra. Non mi interessa niente del loro bene personale. Posso capire che siamo una squadra giovane che deve crescere e che ha tempo per sviluppare alcune capacità, ma quando vedo gente che ride in panchina quando siamo sotto di venti, o menefreghismo generale mi sento preso in giro. Se ci devo mettere la faccia ce la metto fino in fondo". Il tecnico è andato giù pesante: "Quello che avevo chiesto ai miei sono l’urgenza e la capacità che dovevamo avere nel mettere il corpo, ma non è stato compreso. Latina è una squadra che ha cambiato allenatore, conoscevamo le loro potenzialità offensive. Non abbiamo provato a bloccarle, anzi le abbiamo esaltate. Troppi pensieri negativi all’interno della squadra, troppi giocatori che pensano solo a loro stessi e poco a fare le giocate sporche che fanno vincere questo tipo di partite. Noi pensiamo a lamentarci, a cercare il colpevole e alla fine il risultato è questo. Un pessimo atteggiamento, dobbiamo chiedere scusa a chi ci è venuto a vedere. Una squadra scollata, brutta da vedere che non ha voglia di guadagnarsi quei minuti e quei possessi che sono fondamentali in questi contesti. D’ora in poi se ti complichi la vita da solo e la classifica è questa, chiaro che a ogni partita diventerà sempre più pesante e, di conseguenza, la pressione aumenterà. Adesso siamo entrati nella fossa, dobbiamo lavorare e rimboccarsi le maniche tutti insieme. Abbiamo due trasferte davanti che non saranno partite facili. Non dobbiamo pensare agli avversari ma guardarci in faccia e decidere cosa vogliamo essere".
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