Ci sarà da aspettare ancora un po’ prima di sapere se le chiavi dell’Artemio Franchi e del campo Bertoni all’Acquacalda torneranno a disposizione del Comune o rimarranno nelle tasche del presidente dell’Acr Siena Emiliano Montanari. Sono lì, adesso, per la sospensiva figlia del ricorso presentato dall’ingegnere romano al Consiglio di Stato, dopo il ‘no’ che ha ricevuto dal Tar della Toscana: nell’udienza che si è svolta nella giornata di ieri lo stesso Consiglio si è riservato di prendere una decisione, solo tra qualche giorno emetterà la sentenza che metterà, finalmente, la parola fine a una querelle che va avanti ormai da mesi e mesi, tra pec inviate e ricevute, incontri mancati, rimandi, lettere, slittamenti e programmi non ottemperati.
E’ stato proprio il mancato rispetto dal parte dell’Acr Siena del cronoprogramma dei lavori di adeguamento della tribuna e della gradinata (dal valore di circa 1,3 milioni e da completare entro la fine di agosto…) a spingere l’amministrazione comunale, quando assessore allo Sport era ancora Paolo Benini, a procedere con la risoluzione - per inadempimento contrattuale, appunto - della concessione in uso e gestione congiunta in regime accessorio dello stadio e del Bertoni, per la durata di anni 10.
Il presidente Montanari si è quindi appellato al Tar della Toscana e al Consiglio di Stato, giocandosi tutte le carte legali a propria disposizione. E una battaglia in tribunale, l’ingegnere, la sta portando avanti anche sulla mancata iscrizione al prossimo campionato di Serie C. Un’altra battaglia contro i mulini a vento visto che la domanda di ammissione presentata era priva di alcune parti, in primis la necessaria fideiussione.
L’Acr Siena ha depositato, come da comunicato ufficiale, ricorso al Collegio di Garanzia dello Sport e fra tre giorni – lunedì a partire dalle 16, data anticipata rispetto a quella iniziale del 20-21 – si svolgerà la sessione di udienze della sezione del Collegio (a presentare reclamo anche la Reggina, per l’esclusione dalla Serie B e il Foggia e il Perugia contro il ‘salvataggio’ del Lecco).
Si tratta del primo grado di giudizio, l’ultimo in sede sportiva (gli altri sono il Tar, con udienza già fissata al 2 agosto, e il Consiglio di Stato, con udienza in programma il 29 agosto). Intanto, lo ricordiamo, il Comune ha giocato di anticipo, inviando a Figc e Lnd una lettera interlocutoria per richiedere l’ammissione in soprannumero di una società nuova (da costituire) alla Serie D, con l’Acr Siena che ha già annunciato, sempre tramite comunicato, di sporgere querela contro "l’iniziativa unilateralmente assunta dall’amministrazione comunale".
Insomma, ancora qualche giorno prima di conoscere il destino dello stadio e, di conseguenza, anche quello del calcio senese.
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