E’ ormai tempo di bilanci, per la Colligiana, quando mancano solo 90 minuti alla fine del 2024: di certo è un anno che i tifosi biancorossi faticheranno a dimenticare, anche se non ha portato nuovi trofei nella bacheca del club di via Liguria. Un anno, ma sembrano due: per i biancorossi infatti si può individuare una storia fino allo scorso giugno e una a partire da settembre. La Colligiana della scorsa primavera era una squadra piena di rimpianti: dopo un discreto inizio di campionato, con grandi aspettative e l’idea di puntare almeno al secondo posto dietro la corazzata Siena, vista anche l’imponente campagna acquisti, la grave crisi di risultati vissuta nei mesi invernali aveva portato i biancorossi ad accumulare un ritardo sempre maggiore, terminando la stagione al quinto posto, ma con ben 18 lunghezze di ritardo dal secondo gradino del podio e, quindi, rimanendo ampiamente fuori dai play off. Più che abbastanza per considerare l’annata un mezzo fallimento, e per giustificare la vera e propria rivoluzione estiva: via il tecnico Giacomo Chini, sostituito dall’esordiente Francesco Mocarelli (nella foto), e via gran parte dei giocatori più anziani e di maggiore esperienza, sostituiti da una rosa giovane e, come ha dimostrato nei mesi successivi, molto più affamata di risultati.
Perché i biancorossi hanno realizzato un girone d’andata quasi perfetto, mettendo a referto ben 28 punti, solo due in meno rispetto alla capolista Castiglionese, e senza il disgraziato calcio d’angolo nelle fasi finali dello scontro diretto i biancorossi, nei quali solo il portiere Chiarugi ha più di 26 anni, sarebbero addirittura primi in classifica. Un ottimo viatico in vista del 2025: secondo il tecnico Mocarelli l’obiettivo della Colligiana resta una salvezza tranquilla, ma la classifica dice ben altro, e ben di più.
Marco Brunelli
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