Tentativi di aggiustare i risultati delle partite, uno dei quali, secondo la procura, anche riuscito, con la promessa di 5mila euro. Ma anche estorsioni per ottenere gli svincoli e un ’mercato’ delle presenze nella vetrina internazionale calcistica del torneo di Viareggio.
C’è tutto questo nell’inchiesta, penale e anche sportiva, che travolge la serie D. Un’inchiesta che nasce dal Viareggio della stagione 20182019, retrocesso in Eccellenza. Ascoltando i telefoni dei ’triumviri’ della società, indagati nel penale per associazione per delinquere finalizzata alla frode sportiva, Gianni Petrollini, Tommaso Volpi, Sergio Lazzarini, anche la procura federale ha formato le sue incolpazioni.
La partita in cui la combine sarebbe riuscita, secondo la procura, è l’ultima di quel campionato, Viareggio-Scandicci, che finirà in parità, risultato che condannerà il Viareggio a uno spareggio-salvezza. Erano stati fatti male i conti, perché il Viareggio pensava di essere salvo, invece ’spareggerà’, perdendo, con la Sinalunghese, che poi perderà proprio con lo Scandicci. Durante la gara, Petrollini chiama Volpi per sapere "se può dare la parola". Poi chiama Garaffoni per chiedere: "Che dobbiamo fa?" e il ds scandiccese prende tempo. "Eh boh aspetta". Il giorno dopo, il figlio di Lazzarini si sfoga con il padre: "ma tu te rendi conto che sti figli de p. non c’hanno aiutato pe niente... che se il San Gimignano non te pareggia.. tu retrocedi te ne rendi conto sì?".
Sotto inchiesta della procura della Figc, per le mancate denunce dei tentativi di combine - tutti falliti -, ci sono anche Viareggio-Trestina, Bastia-Viareggio, Viareggio-Aglianese, Massese-Viareggio, Viareggio-Pianese, Viareggio-Tuttocuoio, Viareggio-Sangiovannese, Gavorrano-Viareggio, Viareggio-Sinalunghese e San Gimignano-Prato. Agli atti ci sono poi le dichiarazioni di cinque giocatori del Viareggio (o dei loro genitori o procuratori) che avrebbero dovuto pagare per ’liberarsi’ e andare in un altro club.
Non sono confluite invece nei faldoni della procura federale le ’’pratiche’’ di far esordire in D o al torneo di Viareggio giovani che pagavano o che portavano sponsor alla società. Prassi per altro diffusa, che riguarda non solo questa realtà finita nel fallimento.