Ha perso una bella occasione, ieri pomeriggio, la Robur. L’occasione di scalare posizioni e portarsi davvero a un passo dal secondo posto. Un errore del reparto difensivo e l’ormai cronica inconsistenza sotto porta, quindi l’incapacità di chiudere le partite, hanno fatto sì che con l’Orvietana, per Giannetti e compagni, arrivasse soltanto un punto.
Da mangiarsi le mani: il Seravezza Pozzi non è andato oltre lo 0-0 con il Montevarchi, mentre la Fulgens Foligno e il Grosseto hanno perso rispettivamente con il Follonica Gavorrano e con il Terranuova Traiana. Risultati che, tra l’altro, hanno permesso alla capolista Livorno di volare a +12 dalle inseguitrici, sempre più in alto, sempre più vicino alla Serie C. La squadra di Indiani ha archiviato senza troppa fatica la pratica Ostiamare: le reti di Russo e Malva nel primo tempo hanno di fatto chiuso la contesa, nella ripresa quella dei labronici è stata poco più che ordinaria amministrazione. E domenica sarà proprio la Robur a pestare l’erba dell’Ardenza. A misurarsi con la regina del girone, in una partita che metterà in campo onore e punti. Una vittoria sull’Orvietana sarebbe stata quindi importante anche dal punto di vista mentale. Avrebbe permesso ai bianconeri di affrontare la settimana con maggiore serenità e da una posizione di classifica privilegiata, la terza, in coabitazione con la Fulgens Foligno.
Così non è stato e, guardando al bicchiere mezzo pieno, il pareggio – il sesto risultato utile consecutivo – è servito a tenere invariata la distanza dal secondo posto, accorciare sul terzo, agganciare il Grosseto e staccare il Ghiviborgo, uscito con le ossa rotte dal confronto con la Flaminia Civita Castellana. Forza e coraggio, allora, ché il campionato è ancora lungo, la classifica, dalla seconda alla quinta piazza, è corta e la prossima sfida, di forza e di coraggio, ne richiede tanti.
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