Quarantuno punti non significano ancora salvezza matematica, ma le zebrette possono già mettere le bottiglie in frigo. Con il successo sul Milan Futuro, a firma Mignani, la pratica è praticamente chiusa. "C’è tanto orgoglio – ha detto il tecnico bianconero, Alessandro Formisano al triplice fischio –: sapevamo di dover cavalcare l’onda di questo momento magico e di dover vincere questa gara per mettere quello che potrebbe essere il mattone definitivo. Per noi (la salvezza ndr) sarebbe un trionfo, un miracolo sportivo. È la prima volta che la Pianese può mantenere questa categoria, che si merita perché è una società professionista in tutto. Ancora dobbiamo crescere, ma se questa è la strada i presupposti ci sono tutti".
Il tecnico ha quindi analizzato la partita. "Abbiamo sprecato almeno due occasioni clamorose – le sue parole –, ma dobbiamo renderci conto della forza dell’avversario che avevamo davanti: forse i risultati, dal punto di vista collettivo, non stanno dando valore al percorso del Milan Futuro, ma nell’organico rossonero ci sono giocatori impressionanti dal punto di vista tecnico e fisico. È giusto soffrire in partite come questa". Sofferenza, ovvero tenacia, carattere. "Ai ragazzi avevo chiesto una sola cosa – ha sottolineato Formisano –: di non dimenticarsi da dove siamo partiti. E che l’unico modo per continuare a sognare è quello di non sentirsi mai più forti degli altri e mai arrivati. Quando soffri in questo modo, la vittoria vale triplo. Quindi dico: menomale abbiamo sofferto, perché la squadra da diverse partite ha dimostrato di saper stare in questa categoria". "Se sai sporcarti, la partita la porti a casa" ha chiuso il mister della Pianese.
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