
Una bella, significativa storia di calcio e di inclusione ha avuto domenica scorsa per protagonista la Casolese. A margine della...
Una bella, significativa storia di calcio e di inclusione ha avuto domenica scorsa per protagonista la Casolese. A margine della sfida in trasferta con l’Argentario per il campionato di Prima categoria - 1-1 per la cronaca il risultato finale del campo al termine di una partita molto combattuta - la società dai colori sociali biancorossi ha stretto amicizia con il giovane della squadra locale Gabriele Lombardelli, calciatore affetto da sindrome di Down.
Nella foto scattata sul rettangolo di Porto Santo Stefano vediamo Lombardelli insieme con Piero Baldoni, da poche settimane in carica come direttore sportivo - ruolo che riveste in tandem con Giuliano Marrucci - della Casolese. Dopo aver legato il suo nome alle fasi di ascesa dell’Asta Taverne, Baldoni ha ricevuto di recente l’investitura dal presidente Guglielmo Montagnani.
"Lo sport è capace di fornire anche questo tipo di insegnamenti – osserva Baldoni - permettendo ad atleti con disabilità di cimentarsi nelle attività. Ed è giusto mettere in evidenza i meriti del club dell’Argentario, con l’auspicio che anche realtà del nostro territorio si dedichino a tali progetti in grado di accogliere ragazzi speciali che si affidano al gran desiderio di emergere". In Valdelsa, per esempio, la pratica agonistica e l’universo della disabilità si sono incontrate già da alcune stagioni in virtù del rapporto di collaborazione tra Anffas Alta Valdelsa e Poggibonsi Basket.
A Porto Santo Stefano, Gabriele Lombardelli, animato da una grande passione nei confronti della squadra del cuore, ogni domenica partecipa al riscaldamento prepartita con i compagni in forza all’Argentario. Al termine del confronto, Gabriele si cimenta in un terzo tempo con tanto di azione personale, tiro e gol al portiere della compagine avversaria di turno ed esultanza finale tra gli applausi. Anche le componenti dela Casolese, i giocatori, la dirigenza, il ds Baldoni, il tecnico Maurizio Borghi e il suo vice David Barzottini, nell’occasione hanno fornito il loro rilevante contribuito nella stesura di un altro capitolo di una storia piena di valori e di sensibilità applicati all’impegno ordinario sul campo.
Paolo Bartalini
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