ANGELA GORELLINI
Sport

La Robur pensa sempre ai play-off. Il Grosseto frena: tutto è possibile

In un campionato in cui le squadre accreditate ai piani alti hanno tutt’altro che brillato (Livorno a parte, ovviamente), a...

In un campionato in cui le squadre accreditate ai piani alti hanno tutt’altro che brillato (Livorno a parte, ovviamente), a...

In un campionato in cui le squadre accreditate ai piani alti hanno tutt’altro che brillato (Livorno a parte, ovviamente), a...

In un campionato in cui le squadre accreditate ai piani alti hanno tutt’altro che brillato (Livorno a parte, ovviamente), a due giornate dalla fine, i giochi non sono ancora fatti. I prossimi 180 minuti saranno decisivi. Nel recupero di ieri pomeriggio il Grosseto non è riuscito ad andare oltre l’1-1 in casa con il Montevarchi: dopo il vantaggio di Senigagliesi, l’Aquila ha pareggiato con l’ex Robur, Damiano Franco. La squadra di Consonni ha quindi agganciato l’Orvietana, protagonista di un finale di stagione scoppiettante e rientrata in corsa sgomitando, a quota 49, appena un punto sopra la Robur e a -2 dal Ghiviborgo, quarta forza del girone. Numeri che dimostrano un sostanziale equilibrio e una totale incertezza su quali contendenti riusciranno a strappare il pass per i play off (ricordiamo che in caso di arrivo di due squadre alla pari valgono gli scontri diretti o la differenza reti, mentre in caso di arrivo alla pari di più squadre si tiene conto della classifica avulsa). Così se questi stessi numeri non condannano ancora la Robur, la rovinosa caduta di Seravezza è stato un segnale poco rassicurante in vista delle prossime due partite. In casa della Fezzanese, ultima in classifica, già retrocessa, i bianconeri hanno subìto quattro reti, hanno visto sgretolarsi quella solidità difensiva che li aveva sempre, più o meno, contraddistinti e hanno scatenato la rabbia dei tifosi, sottoposti a un’umiliazione tra le peggiori della storia.

Nei prossimi 180 minuti Voria e i suoi ragazzi incroceranno prima l’Ostiamare, nella gara di commiato al Vecchio Rastrello, poi, allo stadio Zecchini, il Grosseto, uno scontro diretto dove i punti valgono doppio, ma anche e soprattutto un derby particolarmente sentito dalla piazza dove in palio, ci sono anche l’onore e l’orgoglio (già all’andata finì male, con la rete di Marzierli a decidere la contesa). Onore e orgoglio che il Siena dovrà rispolverare, dopo la disfatta in terra ligure: per riuscire a tagliare il traguardo minimo stagionale (dalle gloriose aspettative iniziali, si è passati al secondo posto, poi ancora a un piazzamento tra le prime cinque), per quanto possa valere, nel "rispetto della maglia" quello che chiedono alla squadra i tifosi.

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