Il vicepresidente di Emma Villas Fabio Mechini (foto) non ha nascosto l’amarezza dopo il ko di Prata di Pordenone: "E’ stata una partita sempre con l’inerzia a rincorrere. Una sconfitta come questa fa male perché è la conferma di questo momento difficoltà – ha affermato –. Le nostre prestazioni non dipendono da un solo giocatore; nelle precedenti sconfitte è vero che mancava Nelli, ma a Prata di Pordenone c’era. La realtà è che alla squadra manca qualcosa. Se guardiamo le statistiche, ci sono numeri positivi, in alcuni frangenti sono anche superiori a quelli dei nostri avversari. Poi però capita che perdiamo i set ai vantaggi e il quarto pur avendo avuto quattro punti di vantaggio. Ci è mancata identità di squadra". Quando i punti sono importanti, gli avversari ne fanno sempre uno in più: "La sensazione è che in certi momenti la palla per noi pesi dieci volte tanto – ha aggiunto Mechini –, non ci riesce fare un’uscita difensiva, un recupero, a volte non siamo capaci di tramutare una situazione in cambio palla o in break, perché ci manca quella qualità di squadra che ancora non abbiamo. Stiamo vivendo una situazione complicata e tutto il gruppo ne risente". E ancora: "Il campionato è difficilissimo, nessuno ti regala niente soprattutto se giochi contro avversari di livello. Bisogna essere bravi a fare quel qualcosa in più che noi non stiamo facendo, la pesantezza di palla ce la portiamo dietro anche durante la settimana: non riusciamo a trovare il salto di qualità necessario". Il prossimo avversario è Catania, altra big del torneo. Non c’è tempo da perdere, il sestetto deve crescere velocemente per non vedere peggiorare ulteriormente la situazione di classifica (Emma Villas è ottava, a quattro lunghezze dalla settima posizione): "Sicuramente è un momento dove dobbiamo parlare poco ma fare le cose concrete – ha sottolineato il vicepresidente –. Questa non è Emma Villas che ci aspettavamo, pur con tutte le difficoltà dovute ai diversi infortuni in precampionato e a quello di Nelli. Dobbiamo dare qualità a questa squadra, non è una cosa che si compra al supermercato, è una cosa che si guadagna con il lavoro quotidiano in campo".
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