
Pallone
"La cosa che mi fa più piacere è essere rimasto nel cuore dei tifosi". L’ex terzino bianconero Alessandro Favalli ha vissuto a Siena due stagioni complicate. La seconda, quella della gestione Montanari, terminata con la mancata iscrizione in Serie C. "Sono successe cose che non ho mai vissuto in 13 anni di professionismo – ha raccontato al Fol –. L’annata era partita bene, ma poi abbiamo iniziato a capire che tirava una brutta aria. Ci sono state fatte promesse mai mantenute. Non ci sbagliavamo. Abbiamo sperato fino alla fine che la situazione si potesse risolvere, ma non è stato così".
Quindi la scelta di Favalli di lasciare il calcio professionistico. "Ho aspettato che arrivasse una chiamata – ha spiegato –, anche perché, credo, la avrei meritata. Le società a cui mi sono proposto mi hanno detto di preferire profili più giovani. Ho trascorso un’estate bruttissima, alla fine ho deciso di mollare. Ora gioco in Eccellenza, al Carpenedolo, la domenica mi diverto".
Due le reti segnate in bianconero: una, molto bella, all’Entella, una particolare alla Vis Pesaro. "Quella mattina ricevetti la chiamata di mio fratello: era scomparsa mia nonna. Decisi di scendere in campo, perché per la squadra era un momento particolare. Quella palla l’ha spinta in porta lei".
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