Pilota ufficiale: è la formuletta magica che nel motociclismo fa la differenza e che segna il passaggio all’attività professionistica. Essere ingaggiati da una casa è infatti il riconoscimento di un bagaglio di doti e di qualità non ordinarie. Niccolò Mannini (nella foto), 16 anni, senese, chiamato dalla TM di Pesaro a far parte della squadra che nel 2025 sarà al via degli Internazionali d’Italia, del campionato europeo cl. 125 e dei tricolori, vive questo momento come un sogno ma mostra anche una sorprendente maturità.
"Sono contentissimo - commenta mentre è in viaggio verso il salone internazionale della moto di Milano -, mi entusiasma l’abbinamento con una moto italiana per disputare il campionato europeo con un mezzo completamente nuovo, la MX 125. L’ho provata - racconta Niccolò -, va veramente forte, la ciclistica sembra perfetta, ci sono tutti i presupposti per una stagione di primo piano". Da quasi cinquant’anni la TM, fondata da due semplici appassionati e trasformatasi in una realtà imprenditoriale, sfida grandi colossi industriali come le quattro giapponesi e la KTM: "Sono stato in azienda per la firma del contratto, mi hanno colpito la cura e lo scrupolo con cui lavorano". Niccolò viene da una stagione non facile: sulla sabbia, in Sardegna, durante la preparazione, si procurò una grave frattura al braccio destro che lo ha tenuto fermo per oltre sei mesi. Al rientro è riuscito però a sfiorare il podio nelle ultime gare del campionato europeo e nell’italiano. "Ora sto bene, il programma prevede lo sviluppo di un motore completamente nuovo. Intanto vado a scuola (frequenta il terzo anno dello scientifico Galilei, a Siena, n.d.r.) e faccio capo al team Steels Dr. Jack che si trova a Montevarchi". In realtà un sogno Niccolò l’ha già vissuto, a 9 anni, quando fu estratto a sorte per disputare una gara di minicross a San Diego, in California; con una KTM 50, sulla pista di supercross, si classificò al secondo posto. "Voglio ringraziare la Federmoto che mi ha inserito nel progetto Talenti Azzurri e questo mi consente di studiare anche a distanza. Poi ringrazio il mio team manager Robin Caldelli, lo staff composto da Alessandro Pagliacci, Daniele Salucci e tutto il team Alix, e infine la mia famiglia, insieme a chi mi aiuta a vivere il mio sogno".
Diego Mancuso
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