Quella con il Figline doveva essere la vittoria della ripartenza, per mettere, una volta per tutte, fine al periodo più nero del Siena Fc. Ma non è andata secondo i piani: nel giorno in cui si sono chiusi i festeggiamenti per i 120 anni della Robur, che hanno riportato sulle lastre tanti protagonisti di un passato lontano, con le giovani e i giovani bianconeri a tingere il Franchi di futuro e l’ondata di soci svedesi in tribuna, la squadra di Magrini è miseramente crollata sotto i colpi del Trestina, alla prima vittoria esterna stagionale. Un harakiri bello e buono, quello di Giannetti e compagni, capaci passare in vantaggio nel primo tempo, tutto sommato giocato discretamente, e di farsi male nella ripresa.
Rimasti in pratica negli spogliatoi, in una manciata di minuti, si sono fatti riprendere e superare, con due gol subiti su palla inattiva, dai ragazzi in maglia fluo: se fin dall’inizio la squadra non ha mai dimostrato di avere un grosso feeling con il gol, ha sempre mostrato una solida tenuta difensiva, nelle ultime partite ha perso anche quella. Chi si aspettava in una reazione è rimasto deluso: timida e tardiva si è risolta nel colpo di testa di Di Paola (minuto 92’). Il giovane Stacchiotti ci ha provato a tenere a galla i suoi, ma alla fine la nave è affondata, tra la delusione cocente dei tifosi, cori di disapprovazione, risultati roboanti dagli altri campi e tanti punti interrogativi. Uno in particolare: perché? La risposta alla domanda può essere data soltanto i diretti interessati, ma nel post partita nessuno l’ha trovata. Ma va cercata: il campionato non aspetta e domenica la Robur è attesa dalla difficile trasferta sul campo del Follonica Gavorrano. Se la promozione diretta, per quanto nel calcio tutto possa succedere, appare oggi soltanto un lontano miraggio, ciò che la piazza chiede è almeno una stagione che non finisca nell’anonimato, ché un anno di assestamento può pure starci, dopo il capitombolo e la ripartenza. Evitando però, magari, figuracce. Intanto i bianconeri sono scivolati fuori dalla zona play off. Eppure, un lampo di luce nello scuro pomeriggio domenicale del Franchi c’è stato: il giovane Pescicani (nella foto), classe 2005, ha ripagato la fiducia di mister Magrini con una gran bella prestazione e il suo primo gol in bianconero: un peccato, per lui e per il Siena, che non sia servito a farlo ripartire.
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