
E’ tornato sul Monte Amiata Simone Ambrogio, con le idee chiare e un obiettivo preciso: "Farò di tutto per mettermi in mostra, cercando di seguire le indicazioni del mister per farmi trovare pronto quando chiamato in causa". Nella speranza che la chiamata arrivi il prima possibile, il difensore ha ripercorso la precedente esperienza alla Pianese, in serie C, l’anno scorso. "La prima parte della scorsa stagione è andata abbastanza bene – ha spiegato –, poi a gennaio purtroppo ho subìto un brutto infortunio e non sono più riuscito a rientrare. In estate ero svincolato dal Torino, è arrivata poche settimane fa la chiamata del direttore Vagaggini e non ci ho pensato due volte a tornare a Piancastagnaio. Quella di Lega Pro con la maglia bianconera è stata una bellissima avventura, la mia prima tra i professionisti, anche se c’è ancora tanto dispiacere per come è andata a finire, per l’amara retrocessione". "A livello fisico devo ancora mettere un po’ di minuti sulle gambe – ha aggiunto Ambrogio tornando al presente –: ho giocato uno scampolo di minuti contro il Montespaccato e presto spero di raggiungere la migliore condizione. Del gruppo attuale conoscevo Gagliardi e Simeoni, rimasti dall’anno scorso, ma l’inserimento sta andando bene, anche perché ho già vissuto l’ambiente". Sulla stagione. "Il campionato di Lega Pro è sicuramente di un livello più alto, ma anche in serie D c’è molta intensità e non è facile fare risultato contro formazioni ben attrezzate". "Sono cresciuto nel settore giovanile del Torino – ha chiuso il bianconero – e per me è stata un’esperienza molto importante: mi ha trasmesso l’attaccamento alla maglia e ho avuto tanti allenatori che mi hanno insegnato molte cose".
A.G.