Poggibonsi, Marcucci suona la carica: "Tiriamo fuori la nostra ‘cattiveria’"

Il centrocampista Alessandro Marcucci del Poggibonsi analizza la sfida a Civita Castellana, puntando sulla crescita del team nonostante le assenze e la necessità di maggiore costanza.

Poggibonsi, Marcucci suona la carica: "Tiriamo fuori la nostra ‘cattiveria’"

Il centrocampista Alessandro Marcucci del Poggibonsi analizza la sfida a Civita Castellana, puntando sulla crescita del team nonostante le assenze e la necessità di maggiore costanza.

Alessandro Marcucci (nella foto), centrocampista ventenne del Poggibonsi.

Marcucci, come procede il cammino veros trasferta di Civita Castellana?

"Occorre ripartire dal secondo tempo della recente gara. Questa è la nostra intenzione, dato che nel corso della ripresa dell’ultimo confronto casalingo, siamo riusciti a creare serie difficoltà a un team attrezzato come il Livorno. Un aspetto che dice molto a proposito delle nostre qualità. Siamo all’opera per ricominciare da lì". Sfida da affrontare in che modo?

"Tenendo conto di ogni fattore, compreso il fresco cambio di allenatore deciso dal club laziale. Potrebbe essere un’ulteriore incognita da considerare. Dipenderà comunque da noi, dall’impegno sul rettangolo. Non sarà di sicuro una sfida facile. Tra gli ingredienti inserirei una dose di ‘cattiveria agonistica’ per cercare di arrivare all’obiettivo".

Poggibonsi ancora non al completo nell’organico…

"Inutile negare il peso di certe assenze nel settore della mediana, da Mazzolli a Bigica. Defezioni rilevanti, oltre che per l’esperienza dei singoli, anche per le doti in loro possesso da mettere al servizio del collettivo. In questo momento, noi atleti un po’ più giovani dobbiamo cercare di responsabilizzarci il più possibile. Fondamentale compiere questo passo, perché c’è davvero bisogno di tutti indipendentemente dall’età". Il campionato del Poggibonsi?

"Sono convinto che questa squadra possa offrire ancora di più. A mio parere abbiamo delle potenzialità che si sono viste per ora solo a tratti, purtroppo. Siamo chiamati pertanto a migliorare, a diventare costanti nelle prestazioni, in un cammino nel quale non sono in ogni caso mancate delle prove di pregio da parte nostra. I punti perduti per strada, potranno tornare in possesso. Lavorando con la testa giusta dal lunedì alla domenica".

Paolo Bartalini

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