E’ un gran conoscitore sia del calcio aretino che di quello senese. Enrico Testini, attuale mister del San Quirico, ha infatti un passato da giocatore e da allenatore nel Cortona, nel Terontola e nel Lucignano prima di venire ad allenare nel Senese.
"Le soddisfazioni principali – sottolinea Testini – le ho ottenute con il Cortona, con l’esordio in Eccellenza, con la vittoria della Prima categoria e poi da allenatore con una magica stagione in cui abbiamo vinto i play off e raggiunto la finale della Coppa Toscana di Prima categoria. Due anni dopo abbiamo sfiorato l’Eccellenza. Un’altra promozione, da capitano, l’ho ottenuta con il Terontola".
E il passaggio in panchina?
"Dopo questa promozione, a stagione iniziata, fu esonerato il tecnico e mi fu affidata la squadra".
L’esperienza nel Chiusi?
"Si tratta di una piazza storica del calcio senese e quando sono arrivato io (nel 2018) non erano tempi facili. In quella stagione, grazie all’apporto di tutto l’ambiente, si creò un gruppo molto coeso che mi ha dato grandi soddisfazioni. L’anno successivo volevo prendermi una pausa ma dopo poche giornate arrivò la chiamata del San Quirico. L’entusiasmo di questo paese per il calcio ed il gusto della sfida essendo una neopromossa, hanno stimolato in me la voglia di ripartire subito".
Te ne sei pentito?
"No, anzi si è rivelata una scelta particolarmente indovinata, sia per l’empatia che si è creata con l’ambiente, sia per gli ottimi risultati raggiunti".
Differenze tra il calcio aretino e quello senese?
"L’ambiente senese è più passionale. Sia Chiusi che San Quirico, per quanto molto diverse tra di loro, sono piazze particolarmente legate ai colori della propria squadra".
Giuseppe Stefanachi