ANGELA GORELLINI
Sport

Robur, brucia ancora il ko dell’andata. Ora l’occasione di frenare il Livorno

La partita dell’andata è stato uno spartiacque nel cammino del Siena e del Livorno. Il gol l Franchi di Dionisi,...

La partita dell’andata è stato uno spartiacque nel cammino del Siena e del Livorno. Il gol l Franchi di Dionisi,...

La partita dell’andata è stato uno spartiacque nel cammino del Siena e del Livorno. Il gol l Franchi di Dionisi,...

La partita dell’andata è stato uno spartiacque nel cammino del Siena e del Livorno. Il gol al Franchi di Dionisi, a una manciata di minuti dal triplice fischio, ha di fatto tolto alla Robur tutte le sue certezze. Dopo il ko, il primo dalla nascita del Siena Fc, è iniziato per la squadra di Magrini un periodo nero, macchiato da tante, troppe, sconfitte casalinghe, errori grossolani e uno stato di agitazione generale. Il Livorno, al vecchio Rastrello, ha invece preso la rincorsa per iniziare la sua marcia trionfale verso la Serie C, a suon di gol e vittime più o meno illustri. E a proposito di gol, la sfida nella sfida sarà quella tra il miglior attacco del girone e la miglior difesa: i ragazzi di Indiani hanno segnato qualcosa come 52 reti (21 quelle prese), la Robur, di reti, ne ha subite appena 16 (20 quelle realizzate).

Fondamentale, quindi, tenere alta l’attenzione, dal primo all’ultimo minuto. Alle soglie della 24ma giornata i punti di distacco tra prima e quinta sono 15: i labronici, dopo anni di tentativi e investimenti ingenti, vedono avvicinarsi l’obiettivo finale, per i senesi, neopromossi, l’obiettivo è arrivare più in alto possibile, con la seconda piazza, però, distante appena tre gradini. A rendere l’incontro ancora più complicato, per il Siena, sarà l’assenza di tifosi bianconeri allo stadio: le autorità preposte hanno tolto ai residenti nella provincia di Siena la possibilità di varcare, domenica, i cancelli dell’Armando Picchi reputando ‘a rischio’, evidentemente sulla scia anche di quanto accaduto all’andata, il match in calendario. Una brutta tegola per il popolo bianconero che, come hanno anche spiegato i Fedelissimi in un comunicato, pur rispettando la scelta, si oppone all’idea di apparire quello che non è. Un vero peccato: sarebbero stati circa 500 i sostenitori della Robur, pronti a incitare Bianchi e compagni dagli spalti dell’Ardenza. Nella partita più attesa e sentita dell’intero campionato. Domenica, invece, in campo risuoneranno soltanto le voci dei tifosi in sciarpa amaranto: uno svantaggio per chi proverà a fermare la corsa della capolista, una ferita per chi vive di passione e avrebbe voluto esserci e sarà costretto a seguire la partita da uno schermo.

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