
Cinque punti da recuperare alle seconde della classe. Otto gare da giocare ancora in un campionato che a tratti è...
Cinque punti da recuperare alle seconde della classe. Otto gare da giocare ancora in un campionato che a tratti è stato surreale ma che adesso entra nella fase decisiva, quella dei verdetti. Assodato ormai da tempo il primo posto, tutto il resto è ancora in gioco, dalle posizioni nella griglia play-off, ai play-out, alle retrocessioni dirette. C’è quindi ancora speranza per una Robur eufemisticamente altalenante per centrare quello che sarebbe un (platonico) posto nel podio dietro alla corazzata Livorno. Servirebbe a poco anche perché i playoff spesso si riducono a poco più che amichevoli (anche se la moria di club in C potrebbe aprire scenari diversi rispetto alle ultime tre stagioni) ma darebbe un senso ad una stagione che per una serie di motivi spesso e soprattutto non tecnici un senso fatica a trovarlo. E allora prima di pensare alla prossima stagione e agli eventuali e tutti da verificare sogni di gloria della proprietà svedese è bene adesso pensare a fare il massimo nelle ultime otto gare. L’avversario del Siena tra sei giorni è di quelli pericolosi, sia perché si gioca la salvezza sia perché all’andata (e anche lo scorso anno) ha impensierito e non poco la formazione di Magrini. I timidi segnali di ripresa di San Giovanni Valdarno inducono un altrettanto timido ottimismo in vista del rush finale. Il calendario di Bianchi e compagni sulla carta non è impossibile anche se quasi tutte le formazioni che il Siena sarà chiamato ad affrontare lottano per qualcosa. Terranuova Traiana sabato prossimo, poi la trasferta di Foligno contro la grande rivelazione del girone: due gare in cui la Robur si gioca molto delle residue speranze di agganciare il secondo posto al momento occupato dagli stessi umbri e dal Seravezza, con cui i senesi conservano il vantaggio negli scontri diretti in caso di arrivo con gli stessi punti. Figline, Trestina, Gavorrano, Fezzanese, Ostiamare e Grosseto sono invece le ultime sei avversarie da qui al 4 maggio. Impossibile per una squadra che ha perso così tante partite in casa e fatica ancora troppo a segnare fare ipotesi o pronostici ma seppur nelle difficoltà di una rosa ridotta all’osso per scelta della proprietà l’obbiettivo deve essere quello di chiudere bene e con dignità un’annata che era partita con ben altri auspici.
Guido De Leo
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