ANGELA GORELLINI
Sport

Robur, un brutto pari da archiviare. Ora testa e cuore alla prossima sfida

La cinquina non è riuscita: si è fermata a quattro, la serie di vittorie esterne consecutive centrate dalla Robur. A...

La cinquina non è riuscita: si è fermata a quattro, la serie di vittorie esterne consecutive centrate dalla Robur. A...

La cinquina non è riuscita: si è fermata a quattro, la serie di vittorie esterne consecutive centrate dalla Robur. A...

La cinquina non è riuscita: si è fermata a quattro, la serie di vittorie esterne consecutive centrate dalla Robur. A Civita Castellana la squadra di Magrini non è andata oltre al pareggio. I bianconeri sono scivolati, anche letteralmente, sul campo della Flaminia: letto così, su una pagina di giornale, lo 0-0 ottenuto contro la penultima in classifica, può suscitare soltanto tanta amarezza. Ma chi, di fede bianconera, ha visto la partita, al triplice fischio del signor Mascolo, ha solo potuto tirare un sospiro di sollievo. I minuti finali del match sono stati un assedio dei padroni di casa. Sofferenza allo stato puro, per la Robur. Bianchi e compagni si sono difesi con le unghie e con i denti, tenuti a galla da Giusti che è riuscito, con il suo bagaglio di esperienza, a compiere un paio di miracoli, dimostrando che in questo momento, la sua presenza tra i pali è fondamentale. La colpa del Siena, allora, quella di non essere riuscito, neanche stavolta, a sbloccare il risultato in precedenza, sfruttando quelle (seppur poche) occasioni create prima che la Flaminia prendesse il sopravvento. D’altra parte, dopo venti partite giocate, quale sia il problema della Robur è sotto gli occhi di tutti e mister Magrini è il primo a non farne mistero: per vincere bisogna segnare, o almeno provare a tirare in porta. O cercare di sfruttare le palle inattive. Vero è che al Turiddu Madami i bianconeri non hanno avuto il supporto di una condizione fisica ottimale, non sono apparsi brillanti come nelle partite precedenti, vinte, per dire. Da capire perché: le condizioni del terreno di gioco, peggiorate con lo scorrere dei minuti per la pioggia, non hanno certo aiutato, ma anche gli avversari hanno lottato sullo stesso campo, per quanto più strutturati, rispetto ai bianconeri. Gli avversari: non è il Napoli di Conte, la Flaminia Civita Castellana, e neanche il Livorno di Indiani (che cinquina, sì, l’ha fatta, con la Fezzanese). I correttivi apportati dal mercato stanno però funzionando: Tascini ha dimostrato di essere quell’attaccante votato a fare male, lo stesso Sirbu, che al Siena in passato male lo ha fatto, è un giocatore che può fare la differenza. Ora, però, testa al Ghivborgo: al Franchi, domenica, i punti valgono doppio, se l’obiettivo è volare verso il secondo posto.

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