
La squadra di basket Note di Siena Mens Sana celebra la salvezza anticipata, con il capitano Pannini che dedica il successo alla nonna e alla fidanzata.
Non è uno scudetto o una Final4 di Eurolega, per citare coach Paolo Betti, ma la salvezza raggiunta con 40 minuti di anticipo rispetto al termine della seconda fase è stata accolta con grande soddisfazione in casa Note di Siena Mens Sana. Un traguardo non scontato come conferma il capitano biancoverde Edoardo Pannini (nella foto). "Tenevamo molto alla gara contro Collegno – dice il numero 4 biancoverde, assolutamente decisivo giovedì sera – e credo si sia visto. Eravamo partiti tesi e abbiamo commesso errori e sbagliato tiri facili e costruiti bene". La pressione era tanta così come era pressante il ricordo del clamoroso ko dell’ultima gara casalinga contro una squadra retrocessa da settimane e che si era presentata in pochissimi elementi. "Siamo stati bravi a non disunirci e a sopperire anche all’assenza di Belli – prosegue il capitano nella sua analisi - che si è fatto male quasi subito. Siamo contenti di quando fatto in una stagione fatta di alti e bassi. Il campionato è stato molto difficile con una formula che non aiuta perché noi siamo arrivati a giocarsi la salvezza dopo aver sfiorato di pochissimo la qualificazione al girone che poi porta ai playoff. Il nostro record finale è di 20 vinte e 13 perse e direi che non è male pensando a come siamo partiti conoscendo il campionato di competenza sono ad estate inoltrate e alle difficoltà che abbiamo incontrato, per ultima quella di dieci giorni fa dopo il ko contro Serravalle. Ma siamo sempre stati bravi a ricompattarci e a reagire". Ancora lontano dai livelli consoni alla storia del club ma allo stesso tempo anche dal campionato di Promozione da dove la Mens Sana ripartì nel 2019 dopo il disastro della gestione della famiglia Macchi. "Sei anni fa eravamo in un altro mondo, è vero. Ma anche quello di pochi mesi fa, quando pensavamo di essere ancora in C, sembra un periodo molto lontano. Siamo partiti in ritardo rispetto alle altre ma siamo stati competitivi. Spero che questo appena fatto sia un piccolo passo per portare la Mens Sana dove merita di stare". Infine le dediche più sentite. "A mia nonna, mancata di recente, e alla mia ragazza alla quale chiedo sacrifici ma mi è sempre stata vicina". La stagione biancoverde però non è finita: c’è infatti ancora una ultima partita da disputare, quella di domenica 27 a Genova. Da valutare Tognazzi, che nelle ultime due gare non è entrato per il riacutizzarsi del suo ormai cronico problema al ginocchio, e Belli che dopo pochi minuti contro Collegno è uscito senza più rientrare. Difficile pensare che Betti intenda rischiarli se non fossero al meglio.
Guido De Leo
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