
San Giobbe Chiusi vince contro Virtus Cassino con un punteggio di 81-56, mostrando superiorità tecnica e fisica.
BPC CASSINO
56
SAN GIOBBE CHIUSI
81
CASSINO: Riva 5, Todisco 2, Ghigo, Conte 4, Kursunov 9, Terenzi 2, Pontone ne, Teghini 11, Beck 5, Mastrociccio ne, Truglio 18, Boev. Allenatore Auletta.
CHIUSI: Criconia 9, Ceparano, Renzi 16, Fall 2, Chapelli 20, Fazioli 3, Ius 2, Gravaghi 16, Raffaelli 9, Rasio 4. Allenatore Zanco.
Arbitri: Di Gennaro, Fornaro.
Parziali: 13-19, 14-24, 40-63.
SCAURI – Chiusi corsara al PalaBorrelli di Scauri. 81-56 il punteggio con cui il San Giobbe si è imposto sulla Virtus Cassino al termine di un incontro a senso unico, senza storia e sempre condotto con autorità e controllo dall’Umana. Si può dire che solo nel primo quarto c’è stata partita, anche se grazie ai canestri di Renzi, Criconia e Chapelli (quest’ultimo chiamato in quintetto a sostituire l’acciaccato Ceparano), i chiusini toccavano ben presto la doppia cifra di vantaggio. Nei quarti centrali però l’allungo della squadra di coach Zanco era perentorio. 44-27: questa la sommatoria dei punti messi a segno dalle due squadre tra secondo e terzo periodo. Ovviamente in favore dell’Umana. Un dato che testimonia benissimo quello che è stato il dominio espresso dal San Giobbe che, in questi frangenti, ha avuto buonissime cose da Gravaghi e da Criconia, 16 e 9 punti a testa alla sirena finale, anche se offensivamente sono sempre stati Chapelli e Renzi a dettare legge: i due giocatori in questione hanno chiuso l’incontro rispettivamente con 20 e 16 punti a referto. Troppo il gap tecnico, oltre che la differenza di forma fisica e mentale tra le due squadre (peraltro evidente in classifica anche alla vigilia). La progressione costante dei chiusini, che già avevano raggiunto il 55-31 al 25’, portava quindi al +23 con cui si entrava nell’ultimo periodo. Qui la partita non aveva più nulla da dire: Cassino faceva tanta fatica a trovare la via del canestro, mentre il San Giobbe svuotava la propria panchina facendo assaporare il campo anche a chi non gode di minutaggi elevati. L’Umana sfiorava anche il +30 dopo una tripla di Fazioli a 4’ dalla fine. Solo a questo punto arrivava un colpo di reni finale dei padroni, dettato più dall’orgoglio che da altro. Ma il +25 finale era eloquente della prova tutto ritmo e qualità offerta da Chiusi.
AF
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