Scalzo, cuore diviso tra Robur e Livorno: "Vedremo entrambe le squadre in C"

Il calciatore Christian Scalzo rivive l'emozione del derby tra Siena e Livorno, città che lo hanno segnato. Con passione e nostalgia, racconta dei momenti indimenticabili vissuti con entrambe le squadre e auspica un futuro di rinascita per entrambe.

Scalzo, cuore diviso tra Robur e Livorno: "Vedremo entrambe le squadre in C"

Il calciatore Christian Scalzo rivive l'emozione del derby tra Siena e Livorno, città che lo hanno segnato. Con passione e nostalgia, racconta dei momenti indimenticabili vissuti con entrambe le squadre e auspica un futuro di rinascita per entrambe.

Livorno è la città che lo ha adottato, quella in cui è arrivato a 19 anni e in cui poi ha deciso di vivere. Siena è la città che lo ha ‘quasi’ adottato ("Poi sono dovuto tornare alla base…") tanto l’affetto della piazza e le emozioni vissute con la maglia bianconera lo hanno inondato e gli sono rimaste dentro. Siena-Livorno, che domenica infiammerà il vecchio Rastrello, per Christian Scalzo (nella foto) non è una partita come le altre. "Credo che un gol salvezza e la conquista di una serie A siano due imprese che qualsiasi calciatore vorrebbe vivere".

"In città, in questi giorni, si respira un po’ di tensione da derby – ci racconta – ma credo che, andando in scena al Franchi, le emozioni maggiori le stiano vivendo i tifosi della Robur, ai quali sono rimasto legatissimo. Il Livorno l’ho visto giocare qualche partita: sono una squadra in continua crescita, allestita molto bene, Indiani è un ottimo allenatore, bravo a tenere i suoi ragazzi concentrati. Come del resto lo è Magrini. La Robur ha delle ottime individualità, Bianchi e Lollo, per esempio. E’ probabilmente più forte degli amaranto negli undici, ma nei venti lo è il Livorno: ha in pratica due squadre che possono rimanere attaccate alla testa della classifica. Ma il Siena può mettergli i bastoni tra le ruote".

Tanti i derby che Scalzo ha vissuto con addosso una o l’altra maglia. "Ho a cuore quello di Coppa Italia, con la maglia bianconera, nella stagione 2001/2002, in cui segnai – ricorda – e quello al Franchi del ’98 deciso dal gol di Bresciani, con un caldo post gara… Giocavo in amaranto, disputai una delle mie miglior partite, ma Mareggini parò l’impossibile. E poi ancora il derby terminato 1-1 con gol di Tiribocchi e Protti, l’anno della promozione: ci sentivamo talmente forti in quell’annata… Fu bellissima, ho ancora i brividi. Eravamo un gruppo straordinario e siamo rimasti molto legati. Non eravamo grandissimi campioni, eravamo calciatori normalissimi. Mi è dispiaciuto non aver potuto proseguire nella massima Serie".

Sarà un derby tra nobili decadute, domenica. "Che si troveranno dove devono stare: mi auguro che questa nuova proprietà svedese possa dare alla Robur stabilità. Ma sono certo che Siena e Livorno si rialzeranno e che le rivedrò in Serie C ma anche più in alto".

Eterno derby, eterno Scalzo: a 52 anni, proprio venerdì scorso ha giocato per il Pomarance, squadra della provincia di Livorno che milita in Prima Categoria. "Non potevo stare lontano dal campo – chiude –. Avevo pensato di smettere ma non ce l’ho fatta. Fortunatamente sto bene e la passione è sempre la stessa".

Angela Gorellini

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