
Il tecnico dell'Ostiamare, Simone Minincleri, torna al Franchi da avversario, ricordando i successi passati con la Robur.
Ha vissuto una partita ‘doppia’, il tecnico dell’Ostiamare, Simone Minincleri (foto): quella in campo, che gli ha lasciato non poco amaro in bocca, e quella del cuore, tornato a battere al Franchi. Per il mister è stata la prima volta da avversario in quello stadio che tante volte lo ha applaudito e acclamato, lui, protagonista a suon di gol, della vittoria del campionato di D (e dello Scudetto) con Morgia in panchina.
"Sembra ieri eppure sono passati dieci anni – sorride –. A fine partita sono andato sotto la Curva per ringraziare i tifosi del coro che mi hanno riservato, il minimo che potessi fare. E’ stata un’emozione grande tornare. Alla Robur ho vissuto l’anno più importante della mia carriera. Sul momento la vittoria di un campionato ti sembra una cosa semplice, ma più passa il tempo, più ti accorgi che non è così. Il risultato mi fa male, ci tenevo a far bene, ma l’amore delle persone, l’accoglienza che ho ricevuto, mi fanno andare via rinfrancato".
"Sì, sapevo che ci sarebbe stato Morgia – aggiunge –, ci sentiamo spesso. Chi meglio di lui può consigliarmi?". Sulla gara. "Sono dispiaciuto per il secondo tempo – afferma Minincleri –, dopo il 2-1 ci siamo sgretolati e abbiamo preso dei gol veramente brutti. Una macchietta che peserà in un girone di ritorno in cui abbiamo fatto una rincorsa incredibile. Non mi spiego cosa ci sia successo, è sembrata una partita di fine stagione, ma non l’avevamo preparata così".
L’Ostiamare non ha più obiettivi da centrare, il Siena invece sì. "E’ una corsa a tre, dove tra le due favorite, potrebbe spuntarla il terzo incomodo, per quanto l’Orvietana incontri il Trestina, che deve salvarsi e in casa ha sempre fatto bene. Tra il Grosseto e il Siena vedo favorito il Siena. In ogni caso auguro alla Robur e a tutti i suoi tifosi, di rialzarsi, anzi sono certo che ci riuscirà". "Se mi candido per la panchina bianconera – chiude Minincleri –? Io non mi candido per nessuna panchina. Se una società mi vuole, perché mi apprezza, mi chiama. E se mi chiamasse il Siena sarebbe una gran cosa. Oggi sono l’allenatore dell’Ostiamare, credo che al primo anno in questo ruolo abbia fatto bene, abbia espresso un buon calcio. E sono felice di avere De Rossi presidente, mi sta dando tanto".
Angela Gorellini
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