MASSIMO TAVANTI IL COVID
Sport

Sinalunghese in trincea, ma nessuno molla

Il presidente Polvani spiega: "E’ un momento incredibile, facciamo enormi sacrifici ma attuiamo con attenzione il protocollo"

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di Massimo Tavanti

Il Covid ha complicato all’inverosimile questa stagione sportiva in corso, e le società sono in grande sofferenza per gestire una situazione inusuale, come mai era successo. In particolar modo nel campionato nazionale dilettanti, una via di mezzo tra il calcio regionale e il professionismo ma che si avvicina molto di più alla serie C che al dilettantismo in senso lato, sia in termini di calcio giocato, quanto a livello organizzativo. Proprio in quest’ottica le società che fanno riferimento a piccoli centri, come Sinalunga, faticano in questa situazione epidemiologica a tenere attiva l’attività necessaria per farsi trovare pronti alla ripresa del campionato.

"E’ un paradosso – spiega il presidente Daniele Polvani – ma alla luce dei fatti e del numero dei contagi del nostro territorio – mi sono raccomandato con i miei collaboratori di venire il meno possibile allo stadio. E pensare che gli allenamenti continuano regolarmente in prospettiva di riprendere l’attività e ogni sera c’è bisogno di mano d’opera, suggerimenti, consigli, scambio di idee. E poi– aggiunge – noi dobbiamo anche recuperare una gara, col Grassina, ancorchè non ancora messa in calendario della federazione. Inevitabilmente quindi dobbiamo farci trovare pronti ma la situazione non ci soddisfa. E’ un momento incredibile, non siamo strutturati come i professionisti e abbiamo solo volontari, la gran parte dei quali pensionati e con questa situazione è davvero complicato. Facciamo un enorme sacrificio a gestire la società. C’è paura e timore in giro, sia in campo che fuori. Attuiamo con particolare attenzione il protocollo della federazione ma credo che sia davvero una casualità non incorrere in qualche contagio. Mercoledì scorso sono stati fatti i tamponi a tutti i giocatori e fortunatamente il risultato è stato negativo per tutti. Resta comunque il fatto che se la prospettiva per la ripresa del campionato sarà quella di giocare a porte chiuse, questo è un problema che si aggiunge a tutti gli altri. Speriamo davvero – continua il presidente – che la situazione generale torni alla normalità senno è davvero complicato scendere in campo in queste condizioni. Qualcuno nei giorni scorsi si è permesso di dire - giustamente - ma chi ce lo fa fare ? La passione e niente più. Una passione – conclude Polvani che però giorno dopo giorno sta segnando il passo lasciando spazio alla consapevolezza che prima di tutto c’è la salute.!".