Ripartire, con il lavoro, con le certezze tecniche e con la consapevolezza di quanto fatto finora. La Stosa non può che affidarsi alle sue sicurezze per rimettersi in carreggiata dopo la sorprendente sconfitta subita domenica scorsa a domicilio contro Castelfiorentino. Una partita storta, nata male e finita peggio, che ha messo a nudo tutte le debolezze di una squadra giovane che ancora non può essere al top e che ha bisogno di tanto lavoro per arrivarci visto che le qualità comunque non mancano.
Ripartire è la parola d’ordine, d’altronde la prima fase del campionato così ristretta non ammette troppi passi falsi e se da un lato il tempo sarebbe un elemento necessario, dall’altra la realtà dice che di tempo non ce n’e. Domenica prossima i rossoblu saranno di scena ad Arezzo contro la squadra che martedì sera nel posticipo della quarta di andata ha fermato la corsa della capolista Costone. Al Mario D’Agata sarà un match dal sapore particolare per l’ex Zocca ma soprattutto per coach Evangelisti che affronterà per la prima volta da avversario la società che lui stesso ha portato in B interregionale permettendogli lo scorso anno di mantenere la categoria. In vista della gara di Arezzo lo staff rossoblu dovrà valutare le condizioni fisiche di Bartoletti e Calvellini: il playmaker classe 99 sta guarendo da un problema muscolare alla schiena che lo affligge da due settimane, anche se ancora non è al top. Calvellini invece sta facendo un lavoro differenziato dopo l’infortunio alla caviglia subito nei primi 3’ di gioco di domenica scorsa. Averli a disposizione entrambi è l’obiettivo, ma senza rischiare eventuali ricadute che sarebbero deleterie per il proseguo del campionato.
Continua a leggere tutte le notizie di sport su