*Sara Funaro
Il quotidiano La Nazione compie 165 anni, un traguardo straordinario che testimonia non solo la sua lunga storia nel panorama giornalistico italiano, ma anche il suo ruolo di pilastro fondamentale nella storia di Firenze e della Toscana.
Oggi, La Nazione si conferma come un punto di riferimento imprescindibile per l’informazione in Toscana e in Italia, con una forte presenza sia sulla carta stampata che online.
Nel corso degli anni ha attraversato le vicende del Paese, della Toscana e di Firenze raccontando con passione e impegno gli eventi che hanno segnato la nostra storia e contribuendo a far crescere la città.
Nata proprio a Firenze nel 1859, ha da sempre avuto un legame profondo con la città e la sua comunità, documentando con puntualità e passione le vicende fiorentine e raccontando i fatti, grandi e piccoli, che hanno modellato l’ossatura della città in questi 165 anni. Dalle lotte sociali e politiche alle trasformazioni urbanistiche, dalle conquiste sportive alle eccellenze culturali, il giornale è stato sempre un testimone attento e partecipe della vita cittadina.
Ma La Nazione ha svolto anche un’importante funzione di stimolo al dibattito pubblico, ospitando sulle sue pagine le voci di grandi intellettuali, politici, artisti e cittadini comuni, e contribuendo a far crescere la coscienza civica attraverso il confronto di idee.
Impossibile dimenticare il ruolo centrale svolto da La Nazione durante la tragica alluvione di Firenze del 4 novembre 1966, che sconvolse la città e segnò profondamente la sua storia. In quei giorni drammatici, il giornale rappresentò un punto di riferimento essenziale per la popolazione fiorentina. Scese in campo con un’informazione tempestiva e accurata, fornendo aggiornamenti continui sulla situazione in città, pubblicando edizioni speciali con informazioni utili per i cittadini su soccorsi e centri di accoglienza e svolgendo anche un ruolo di supporto alla popolazione colpita dall’alluvione attraverso l’organizzazione di raccolte fondi e beni di prima necessità e iniziative di solidarietà per sostenere le famiglie che avevano perso tutto.
Non solo, fu la voce dei cittadini fiorentini, raccontando le loro storie, le loro paure e le loro speranze. Ancora oggi svolge un ruolo importante nel preservare la memoria dell’alluvione, contribuendo a mantenere vivo il ricordo della tragedia e a tramandarlo alle generazioni successive.
A questo riguardo, conservo tra le cose più care le parole scritte da Enrico Mattei il 3 novembre 1967 a proposito di mio nonno: "La nostra simpatia per Bargellini – scrive Mattei – divenne ammirazione nei giorni dell’alluvione; e non tanto per quel che fece, quanto per come lo fece. Proprio durante quella drammatica vicenda, incontrando il Sindaco Bargellini per le strade della nostra città, e vedendolo a contatto del popolo fiorentino, sentimmo che la prima dote che deve avere un sindaco è la rappresentatività, che è quanto dire la popolarità; perché proprio nei momenti critici della sua esistenza una comunità cittadina ha soprattutto bisogno di avere a guida qualcuno che la conosca e la capisca, e che possa essa stessa conoscere e capire, sì da riflettersi in lui con le sue trepidazioni e con le sue angosce, con le sue speranze e i suoi timori".
Guardando al futuro, sono convinta che La Nazione, grazie al suo impegno costante per la verità, la qualità dell’informazione e la difesa dei valori democratici, continuerà ad essere un punto di riferimento importante per la città e non solo. Un futuro all’insegna di un’informazione di qualità basata su un patrimonio di autorevolezza e affidabilità, ma anche sulla sua capacità di adattarsi alle nuove sfide e all’evoluzione del panorama mediatico.
Lo testimoniano l’importante presenza del giornale online e sui social media e l’impegno a sperimentare nuovi formati e piattaforme per raggiungere il pubblico. Il tutto tenuto insieme da un forte legame con la comunità, in un dialogo costante e di grande partecipazione. Certo, il futuro dei media non è privo di sfide, ma La Nazione ha tutte le carte in regola per affrontare queste sfide e continuare a svolgere un ruolo importante per Firenze e per l’informazione in Italia.
Auguri a La Nazione per un futuro ricco di successi.
*Sindaca di Firenze