"La Prato operaia e artigiana abbraccia Papa Wojtyla": titolava così La Nazione di Prato nel marzo del 1986, impegnata allora, come oggi, a raccontare le notizie più importanti della città. Cetinaia di migliaia le pagine prodotte negli anni dalla redazione con sede oggi in piazza Ciardi: abbiamo scelto sei tra i fatti di cronaca più rilevanti. Partendo dall’ultimo tragico incidente sul lavoro del 3 maggio 2021 che è costato la vita a Luana d’Orazio, la giovane operaia stritolata dall’orditoio al quale era addetta. L’allerta scattò a metà mattina: in redazione arrivò la notizia di un incidente, ancora nessuno ne immaginava la portata. Cronista e fotografo si diressero a Oste, frazione di Montemurlo. I fatti poi li abbiamo raccontati in decine di colonne e articoli per ricostruire la verità.
C’è poi la tragedia del Teresa Moda avvenuta il 1° dicembre del 2013 quando all’interno di un capannone del Macrolotto persero la vita sette operai cinesi. Anche in quel caso fu minuzioso il lavoro di documentazione riportato sulle colonne del giornale dai cronisti rimasti davanti al capannone per giorni. La cronaca di Prato c’era anche per raccontare Paolo Rossi, l’hombre del Mundial, campione con l’Italia del calcio del 1982, scomparso nel dicembre del 2020 tra lo sconcerto della sua città natale.
Ancora, la tragedia di via Ciulli avvenuta nel 2010: tre cinesi di 50, 42 e 36 anni morirono annegate nel sottopasso ferroviario allagato per la pioggia. Nessuno immaginava che ci fosse un’auto intrappolata sotto l’acqua, poi la scoperta del nucleo sommozzatori all’interno del sottopasso allagato, rimasto per anni interdetto alle auto. La Nazione c’era, eravamo in ognuno di questi luoghi come lo saremo in futuro per raccontare con onestà e dovere di cronaca i fatti di Prato e dei pratesi.
Silvia Bini