"Energia significa anche cultura". Dall’ambiente alla parità di genere. Beyfin, al primo posto il fattore umano

Beatrice Niccolai, amministratrice delegata del Gruppo, fa il punto sui traguardi raggiunti: percorso di sostenibilità, transizione energetica e il documento di bilancio che si chiama "Insieme".

L’impegno di Beyfin nel sostenere gli eventi per i 165 de La Nazione si colloca in un impegno più vasto. L’azienda, trasformata in società benefit dal febbraio del 2022, è impegnata nella responsabilità sociale con progetti di sostegno alla comunità e per la transizione energetica, inclusa la ricerca internazionale sul BioGpl e la realizzazione di stazioni multi-energy con idrogeno e sostenibili. A fare il punto Beatrice Niccolai, ad Gruppo Beyfin Spa Società Benefit e figlia del fondatore Luciano.

Estate 2024, che stagione è per l’azienda Beyfin?

"Un’azienda come la nostra non va mai in vacanza perché è sempre al servizio dei cittadini; vendere energia è più che vendere un prodotto, soprattutto se hai la consapevolezza che sei indispensabile nella vita delle persone. Lo siamo nelle stazioni di servizio con i carburanti per la mobilità – ne abbiamo 150 in tutta Italia –, lo siamo quando entriamo nelle case delle persone e la nostra energia serve per cucinare e scaldarsi".

"Energia significa anche cultura". Dall’ambiente alla parità di genere. Beyfin, al primo posto il fattore umano
Beatrice Niccolai, amministratrice delegata del Gruppo, fa il punto sui traguardi raggiunti: percorso di sostenibilità, transizione energetica e il documento di bilancio che si chiama "Insieme".

Dietro tanta passione quanto conta il fattore umano?

"Per noi è il tesoro più grande. Per questo comunità e territorio sono due concetti che guidano il nostro modo di fare impresa. Non a caso abbiamo chiamato ‘Insieme’ il documento unico di rendicontazione appena chiuso che mette insieme Bilancio di sostenibilità e relazione d’impatto. È sicuramente questo il tassello centrale della nostra estate 2024, oltre al fatto che nei giorni scorsi a Roma abbiamo incontrato il ministro delle imprese e del Made in Italy Adolfo Urso nell’ambito dell’assemblea nazionale di Assogasliquidi Federchimica. È stata l’occasione per fare il punto sul settore del gpl tradizionale e sulla sua versione green su cui stiamo lavorando con una ricerca internazionale per la progressiva introduzione sul mercato del BioGpl come vettore utile a raggiungere gli obiettivi del Green Deal Europeo; naturalmente il tema della neutralità tecnologica è centrale per affrontare la transizione energetica".

Sostenibilità e business, come si conciliano in Beyfin?

"A distanza di tre anni dall’avvio del nostro percorso di sostenibilità la gestione dei temi Esg si è integrata a pieno nel business e ogni giorno diventa sempre più trasversale alle principali funzioni aziendali, come dimostra la recente costituzione del comitato di sostenibilità Beyfin".

Quando è iniziato il vostro impegno in questo ambito?

"La nostra azienda ha quasi 70 anni, ma possiamo dire di avere già una ricca storia di tappe green: dalla trasformazione in società benefit, all’apertura della stazione di servizio multiservice Beyfin con modello ecosostenibile all’interno del parco di San Rossore, dalla nascita della joint venture italiana per lo sviluppo del BioGpl da rifiuti organici, alla certificazione del sistema qualità Iso 9001:2015 per il settore combustione (2022). E ancora l’adozione di dieci famiglie di api, all’acquisto di quasi mille crediti di sostenibilità del Parco Tosco Emiliano per la compensazione della C02, all’avvio del progetto H2 Era Green Valley per la produzione e la distribuzione di idrogeno da fonti rinnovabili nel Valdarno (2023)".

L.C.