Il nostro sguardo su Lucca. Con la macchina da scrivere

Dal terremoto del 1920 alla morte di Puccini, dai fatti di nera alla visita di Papa Giovanni Paolo II

Da ben 165 anni la Nazione racconta puntualmente anche i fatti, le storie e i personaggi di Lucca. La nostra redazione si trova ormai da decenni in piazza del Giglio, prima al piano terra e poi, dal 1985, al secondo piano del palazzo che si affaccia sul teatro. Un punto di riferimento nel cuore del centro storico per i nostri lettori, di generazione in generazione. Ed ecco qualche data storica.

La Nazione ha già un proprio ufficio di corrispondenza qui in centro a Lucca nel settembre 1920, quando si verifica il terremoto distruttivo di Villa Collemandina in Garfagnana: il nostro giornale lo copre anche con un’edizione straordinaria pomeridiana.

Il nostro giornale racconta poi la morte di Giacomo Puccini avvenuta a Bruxelles cento anni fa, il 29 novembre 1924.

Nel 1947 raccontiamo la creazione della grande diga di Vagli che sommerge il paese di Fabbriche di Vallico costringendo le 146 famiglie a trasferirsi. Da allora, in occasione dello svuotamento ultradecennale del bacino (l’ultima volta nell’estate 1994), l’antico paese fantasma riemerge con il suo fascino incredibile.

Nel dopoguerra l’episodio più eclatante avviene il 27 febbraio 1953. L’esplosione del polverificio Sipe Nobel a Gallicano che causa 10 morti: 8 operai e 2 ingegneri. Viene raccontato in particolare dall’allora giovane corrispondente Giulio Simonini.

Lucca alla ribalta anche nazionale per il caso Chet Baker: il musicista americano viene arrestato a Lucca il 31 luglio 1960 al distributore Shell di viale San Concordio mentre è diretto in Versilia, per overdose da stupefacenti. Si farà un anno e mezzo in “San Giorgio“, deliziando due volte al giorno con la sua tromba il pubblico che si raccoglie appositamente vicino al carcere.

Altro caso nazionale il rapimento della piccola Elena Luisi (17 mesi) che viene portata via il 16 ottobre 1983 dalla sua casa a Lugliano di Bagni di Lucca. È la nipote dell’ industriale Niccolò Citti: i rapitori chiedono un riscatto di 5 miliardi. Il 25 novembre la Polizia riesce però a liberarla in Sicilia. La banda composta da 8 persone viene processata a Lucca e condannata a pene pesanti.

Memorabile per Lucca anche la visita di Papa Giovanni Paolo II in città il 23 e 24 settembre 1989, con la Messa allo stadio e un breve giro in centro, attorniato da migliaia di persone. Tutti avvenimenti, storie e personaggi raccontati ancora con la macchina da scrivere, qui dalla nostra redazione di piazza del Giglio, prima dell’avvento di internet. Un’altra epoca.

Paolo Pacini