Le nozze d’oro di Chimet: "Realtà all’avanguardia"

L’ad Benvenuti sottolinea quali sono da sempre le buone pratiche produttive

I 165 anni del quotidiano La Nazione coincidono con i 50 anni della Chimet. "Due lunghe storie caratterizzate da un comune spirito di servizio nei confronti del territorio e della comunità, con un impegno radicato nei rispettivi settori motivato dall’obiettivo di stimolare buone pratiche per costruire un miglior futuro. Chi attraverso la promozione di una corretta informazione e chi attraverso l’attuazione di buone pratiche produttive orientate ad affermare principi di economia circolare per il recupero, la rigenerazione e il riutilizzo delle materie prime" commenta l’amministratore delegato Luca Benvenuti.

Due storie e progetti in comune...

"Sì, auguriamo un buon anniversario a La Nazione con cui abbiamo condiviso numerosi progetti quali il Campionato di Giornalismo per le scuole che, da anni, è un’importante opportunità per educare le giovani generazioni a informarsi, approfondire i temi di attualità e guardare il mondo con uno sguardo critico".

Una storia, quella della Chimet iniziata nel 1974...

"È la storia di una realtà all’avanguardia capace di guardare al futuro attraverso l’attuazione di strategie di sostenibilità e di produzioni a circuito chiuso. Questo percorso ha preso il via nel lontano 1974 quando Sergio Squarcialupi e Vasco Morandi, insieme alle famiglie Gori e Zucchi, costituirono un’azienda dedicata esclusivamente all’affinazione e al recupero dei metalli provenienti dalle lavorazioni dell’oreficeria. La Chimet Spa ha poi ampliato la gamma di servizi e prodotti con una diversificazione che spazia dal trattamento di tutti gli scarti industriali contenenti metalli preziosi fino alla produzione e al commercio di sali galvanici, catalizzatori e paste serigrafiche".

Parola d’ordine economia circolare. Che significa?

"Sostenibilità, etica e responsabilità ambientale sono state tre parole chiave per lo sviluppo di criteri di economia circolare attraverso recupero, rigenerazione e riutilizzo di risorse che hanno permesso all’azienda di assestarsi come leader internazionale del settore. Il tutto, facendo affidamento su un impianto industriale tra i più moderni al mondo in termini di tecnologie anche per la tutela ambientale".

L’occhio guarda al futuro...

"In occasione dei 50 anni, la Chimet guarda al futuro attraverso una serie di eventi dedicati ai giovani, alle aziende e, in generale, al territorio che sono sviluppati per l’intero 2024. Il fulcro di questo percorso sarà mercoledì 9 ottobre al teatro Petrarca con lo spettacolo "La fisica che ci piace" di Vincenzo Schettini, mentre nei mesi scorsi sono stati proposti progetti per gli alunni delle scuole per un’educazione a una cittadinanza responsabile e consapevole delle buone pratiche in ambiti collegati a riciclo, riuso e sostenibilità".

Qual è la vostra mission?

"La nostra mission è sempre stata chiara e precisa: agevolare il riciclo attraverso l’affinazione di metalli preziosi dagli scarti delle lavorazioni industriali per reimmetterli nel ciclo produttivo di nuovi beni finiti nel massimo rispetto delle normative. L’economia circolare è l’unica strategia valida per costruire, insieme, un miglior futuro".

Ga.P.