Pisa e la Torre pendente: "Un legame lungo 850 anni. E lo festeggeremo ogni anno"

Il presidente dell’Opera della Primaziale, Andrea Maestrelli: "L’anniversario della fondazione ha rinsaldato l’amore della città verso la piazza e i monumenti".

di Mario Ferrari

PISA

"Questo compleanno storico ci è servito per rendere piazza dei Miracoli e il Campanile ancora più vicini ai cittadini". Descrive così le celebrazioni per gli 850 anni del campanile più celebre del mondo il presidente dell’Opera della Primaziale Pisana, Andrea Maestrelli. I festeggiamenti si sono conclusi il 9 agosto con il concerto di Francesco Meli, uno dei tenori più apprezzati a livello internazionale: "Ci siamo trovati al centro dell’attenzione nazionale e internazionale e posso dire che è stato un successo. Sono state moltissime le iniziative, non solo organizzate da noi, ma anche da altri soggetti istituzionali e non che dimostrano quanto il sito Unesco sia centrale nella vita delle persone".

A cominciare dai pisani.

"Esattamente. E il rapporto con la cittadinanza in questo anno si è modificato. Dal 9 agosto dell’anno scorso, quando per la prima volta abbiamo aperto gratuitamente la piazza, i musei e i monumenti, c’è stata una grandissima affluenza per tutti gli appuntamenti. Durante questo anno abbiamo, per così dire, rimesso la Torre al ‘centro del villaggio’ con eventi e nomi di altissimo profilo, in linea con la fama del nostro sistema museale".

Due nomi su tutti: Toni Servillo che legge Dante e, appunto, Francesco Meli per il concerto conclusivo.

"Esatto. L’appuntamento con Meli si è svolto su romanze molto conosciute mantenendo un occhio di riguardo al centenario della morte di Puccini. Ci tengo però a precisare che questi nomi sono solo la punta di un iceberg di eccellenze, alle quali associo Vespri d’Organo e Musica sotto la Torre: iniziative di alto spessore che hanno rinforzato il nostro rapporto con la cittadinanza".

Tutti questi eventi sono stati gratuiti, un modo per rendere la piazza più democratica.

"Noi ci siamo impegnati per rendere il nostro sito aperto, accogliente e inclusivo e la città ha risposto in modo positivo. È stato rinnovato un amore tra questi luoghi e la cittadinanza in un legame che comunque non è mai venuto meno".

E questo rapporto come proseguirà?

"Combattendo per i temi sociali cari ai pisani come liberare il complesso monumentale dalla plastica, rendere la piazza più accessibile per le persone disabili, aumentare il riciclaggio e riuso dei rifiuti. Impegni molto importanti che vogliono far guardare il nostro sito alla modernità".

Altri progetti?

"Stiamo realizzando il terzo polo museale, ‘il museo delle antichità’, e abbiamo in programma il quarto polo museale che si terrà nel vecchio palazzo dell’Opa".

Sul versante eventi?

"Proporrò alla Deputazione che ogni 9 agosto ci sia una festa per il compleanno della Torre. Inoltre è mia intenzione rendere permanenti gli appuntamenti con Vespri d’Organo e Musica sotto la Torre. A tal proposito voglio assicurare che recupereremo l’appuntamento col cardinale Tolentino da Mendonca, uno dei principali teologi del nostro tempo, per parlare di temi molto suggestivi e spirituali".

La spiritualità è stato un tema centrale nelle vostre celebrazioni.

"Sì. Le anticipo che, insieme all’arcivescovo Giovanni Paolo Benotto e alla Chiesa Pisana, vogliamo rendere la Torre una meta di pellegrinaggio e stiamo lavorando per garantire dei percorsi dedicati ai pellegrini. Ci piacerebbe moltissimo ospitare persone che giungono nel nostro sito con la consapevolezza dei luoghi sacri. Noi valorizziamo i monumenti ma anche la cultura, che è religiosa e cattolica".

Ritorna l’ottica di un passato che guarda al futuro.

"Esattamente. E guardando al futuro abbiamo recentemente siglato una convenzione con la Scuola Normale per promuovere percorsi alternativi della città. Pisa è ricca di monumenti meravigliosi e non possiamo limitarci solo alla Torre pendente: abbiamo l’obbligo di impegnarci per informare le persone della bellezza a tutto tondo della nostra città".

Informare sulla città è anche ciò che fa La Nazione tutti i giorni da 165 anni.

"La Nazione è un partner importante per noi. Abbiamo riscontrato lealtà, trasparenza e correttezza: valori non indifferenti e oggi sempre più rari da ritrovare. Siete uno dei partner che ha sviluppato meglio il rapporto su queste basi e col quale siamo fieri di avere a che fare quotidianamente".