Francesco Marinari
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165 anni

I 165 anni de La Nazione. Firenze, evento a Forte Belvedere: “Verso il futuro con onestà e verità”

Firenze, l’evento di Forte Belvedere con la direttrice Agnese Pini

L'evento al Forte Belvedere (foto Germogli)

Firenze, 18 luglio 2024 – “La buona informazione la fanno i giornalisti e non i profili nascosti di Facebook. Dobbiamo tornare alle origini”. Sono le parole di Andrea Riffeser Monti, editore di Qn, La Nazione, Il Resto Del Carlino e Il Giorno all’evento che dà il via alle celebrazioni per i 165 anni de La Nazione, fondata nel 1859. L’appuntamento, con tanti rappresentanti della politica e dell’imprenditoria, era al Forte Belvedere, sulla terrazza da cui si vede tutta Firenze. Riffeser Monti ha parlato sul palco nella serata condotta dalla direttrice di Qn, La Nazione, Il Resto del Carlino e Il Giorno Agnese Pini.

“Sulla Rete - dice Riffeser Monti - non ci si può rivalere sul danno di un insulto da un profilo nascosto. Mi batto anche perché chi è sui social sia identificabile, con un documento. Che le persone siano insomma responsabili per ciò che scrivono come fanno i giornalisti”.

“È una grande emozione essere editori di un giornale che ha scritto e fatto la storia”, dice Sara Riffeser Monti. “Ringrazio i giornalisti e tutto lo staff. Un lavoro che è una missione: essere rilevanti minuto dopo minuto. A volte peró serve fermarsi e trovarsi in occasioni come queste. Stasera l’inizio importante delle celebrazioni, l’affluenza a questo evento è un sintomo di quanto possiamo valere, ci dà forza e vitalità. Sappiamo che momento vive l’editoria, ma incontrarci a condividere è importante. Ringrazio tutti coloro che valorizzano il marchio, grazie a Agnese Pini e nostro padre che ci trasmette cosa vuol dire essere editori”.

La festa

L’inizio è stato con l’attrice Daniela Morozzi, che ha letto un articolo di Carlo Collodi su La Nazione nel 1860. Un articolo che racconta la notte in cui la Toscana non era più Granducato ma diventava Italia. “Allora - dice la direttrice di Qn La Nazione Il Resto del Carlino Il Giorno Agnese Pini - La Toscana doveva diventare Italia. Oggi l’Italia deve diventare Europa ma i valori nel raccontare devono essere gli stessi. Il compito è raccontare con onestà e verità”.

Il talk con Alessandra Sardoni

Durante la serata la direttrice Agnese Pini ha dialogato con Alessandra Sardoni di La7. Si è parlato dell’attuale momento politico e del ruolo dei giornali e dell’informazione. Sull’attentato a Trump: “È stato un momento tragico – dice Sardoni –  e in realtà questa dimensione violenta era già un rischio che si era presentato con l’assalto a Capitol Hill. Le ricadute politiche sono molte, un dibattito che avrá grande incidenza sul voto. Il pressing su Biden è fortissimo”.

E sul giornalismo di oggi: “Spesso nei nostri talk show non c’è una vera dialettica che alla fine porti a dire che una cosa è vera o falsa. Sembra sempre che ci siano solo delle versioni alternative. C’è una sfida culturale nel nostro lavoro. Serve cercare di restare sempre anche cronisti, prediligendo la cronaca all’opinione. L’opinionismo serve, gli editoriali fanno leva su un’analisi che non spetta al cronista ma a figure in modo diverso autorevoli e deputate a fare opinione. Questo non è in discussione. Il problema è pensare che dare opinioni sia alla portata di tutti. Anche la cronaca politica va fatta così. Nel giornalismo è importante che ci siano tecnica e tempo. E proprio il tempo è spesso il vero nemico. Spesso c’è un eccesso di velocità”. 

La serata è stata organizzata in collaborazione con Once e patrocinata dal Comune di Firenze. 

Ad aprire la lunga lista di iniziative, un inserto speciale da collezione di 128 pagine che i lettori potranno trovare in edicola allegato al giornale proprio il 19 luglio, data in cui venne stampato il primo numero per iniziativa di Bettino Ricasoli, alla guida del governo provvisorio della Toscana.

L'inserto ripercorre, attraverso gli interventi di studiosi, esponenti del mondo della cultura e giornalisti, il lungo cammino de La Nazione attraverso la riproduzione di numerose prime pagine del giornale.

Uno sguardo per ricordare una prestigiosa tradizione e uno rivolto al futuro per raccontare la continua evoluzione del mondo dell'informazione attraverso le nuove frontiere di Internet, del giornale digitale e dei social. Ampio spazio è dedicato alle cronache locali, da sempre punto di forza e simbolo del radicamento de La Nazione in Toscana, Umbria e provincia de La Spezia: ciascun territorio racconta la presenza de La Nazione attraverso la riproduzione di pagine e fotografie che documentano la presenza quotidiana del giornale nel raccontare fatti e protagonisti delle città e territori di riferimento. Ogni giorno, da quel lontano 1859.

L’evento dei 165 anni è un progetto che vanta il patrocinio dei comuni di Arezzo, Grosseto, Livorno, Lucca, Pisa, Prato e Viareggio, e che accompagnerà i lettori lungo tutto l’anno grazie al sostegno di Banca Centro – Credito Cooperativo Toscana-Umbria, Beyfin, Chimet, Comune di Fabbriche di Vergemoli e Comune di Molazzana, Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, Fondazione Pisa, Idrotherm 2000, OPA – Opera della Primaziale Pisana, Publiacqua, Comitato Pucciniano, Regione Toscana, Toscana Aeroporti, Unicoop Tirreno e Unoaerre.