Una comunità che cresce e partecipa attivamente

I lettori non più passivi fruitori, ma attivi membri di una "famiglia digitale"

Una comunità che cresce e partecipa attivamente

Una comunità che cresce e partecipa attivamente

Fin dagli albori del giornalismo la comunicazione è stata a senso unico o quasi: il giornalista attivo produttore di informazioni, il lettore passivo fruitore, senza possibilità di interscambio. Certo, i più appassionati potevano scrivere alla redazione, i più intraprendenti telefonare per avere uno scambio con il redattore o la redattrice del caso ed esprimere pareri, proteste, segnalazioni, fino alla pubblicazione di parte di quelle stesse lettere su rubriche apposite, alcune diventate celebri e di successo, che fossero le "lettere al direttore" o la posta del cuore. Ma l’avvento dell’informazione online ha capovolto anche questo rapporto del tutto sbilanciato: nel corso degli ultimi anni i lettori hanno avuto a loro disposizione tanti strumenti da poter scegliere per rendere la comunicazione bidirezionale. La notizia online è commentabile, condivisibile, si può aggiornare e arricchire spesso proprio con il contributo attivo di chi legge. E La Nazione non si è mai fatta sfuggire questa opportunità: ecco quindi la nostra community, fatta di lettori sparsi in tutto il mondo che partecipano in molti modi. All’inizio la comunità si è formata intorno ai primi e tradizionali sistemi di comunicazione digitale: fondamentalmente il commento su Facebook e l’allora Twitter, oggi X, oppure la posta elettronica. Poi la moltiplicazione dei social ha aumentato le possibilità di interazione, insieme all’avvento di whatsapp e la possibilità di dialogare in tempo reale con le redazioni. Affezionati, partecipi, super attenti: questi sono i membri della nostra community, molti dei quali hanno poi deciso di iscriversi alla nostra newsletter quotidiana (le istruzioni si trovano sul sito www.lanazione.it): dai quasi 250mila follower su Fb ai quasi 70mila su X, senza contare Instagram e Whatsapp. Un vero intreccio di canali diversi per veicolare l’informazione dei nostri territori e ricevere in tempo reale il feedback di chi legge: c’è chi chiede approfondimenti, chi segnala situazioni degne di nota, fino ai più attenti che segnalano perfino un errore di battitura: testimonianza di una partecipazione che va oltre la distratta lettura di una notizia, una vera e propria manifestazione di appartenenza che spesso si tramanda dai genitori ai figli. Questa è la nostra community, destinata a crescere ancora. E chissà cosa altro ci riserva il futuro.

Lu.Bo.