Via dei Georgofili, è la mafia. Tritolo e terrore nel 1993

Attentato a Firenze nel 1993: esplosione in via dei Georgofili causa 5 vittime e danni agli Uffizi. Mafia sospettata dietro a una serie di attentati in Italia.

Alle 1.04 del 27 maggio del 1993, la città trema. Un’esplosione in via dei Georgofili innesca fiamme e crolli. Cinque le vittime: la famiglia Nencioni, Fabrizio, Angela, le due figlie Nadia e Caterina, di appena cinquanta giorni, e lo studente di architettura Dario Capolicchio.

Danni irreparabili alla vicinissima galleria degli Uffizi. Cos’è successo? L’ipotesi della bombola del gas dura poco: Firenze è stata colpita da un attentato. Un Fiorino imbottito di tritolo è stato parcheggiato sotto la torre del Pulci. È la mafia ad aver perpetrato tutto questo, secondo un disegno stragista che, in quel 1993, colpirà anche Roma e Milano.

Cosa Nostra rispose con morti e terrore allo Stato che, dopo gli attentati ai magistrati Falcone e Borsellino, aveva intrapreso misure forti contro i mafiosi, come ad esempio il 41bis, il cosiddetto carcere duro.

Ma ci sono ancora ombre su quella stagione, inchieste giudiziarie e commissioni parlamentari che provano a capire se, dietro alle bombe del 1993, ci fossero mandanti esterni alla mafia.