
Miguel Montuori
Firenze, 3 novembre 2016 - A dieci anni di distanza Firenze vive una grande gioia sportiva (la vittoria del primo scudetto nel 1956) e una grande tragedia che costa vite umane e distruzione (l'alluvione del 4 novembre 1966). Due episodi apparentemente senza nessun nesso, ma che, in realtà, sono collegati da un episodio bello e commovente che ebbe come protagonista Miguel Montuori, uno degli "eroi" della Fiorentina '55/'56.
A raccontarlo è Antonina "Bocci" Bargellini, la figlia del sindaco di allora, Piero Bargellini. "All'indomani dell'alluvione (GUARDA LO SPECIALE), quando in tanti fecero arrivare donazioni a Firenze, Montuori si presentò in Palazzo Vecchio con le medaglie che aveva vinto in carriera per donarle al Comune". Un gesto notevole, perché per uno sportivo privarsi dei trofei conquistati è sempre doloroso, ma il cuore grande di Montuori e il suo amore per Firenze erano più forti.
"Quando mio padre lo venne a sapere - racconta la figlia Bocci - come mi raccontò anni dopo lo stesso Montuori, si presentò a casa sua e gli restituì le medaglie, dicendogli che appartenevano a lui e che a lui dovevano restare e che Firenze non poteva accettarle". Un gesto che commosse molto il campione sudamericano, così come quello del campione viola aveva toccato profondamente il sindaco.